Con la scusa delle pulizie ruba soldi e gioielli: sottraeva piccole somme anche a chi era indigente

Con la scusa delle pulizie ruba soldi e gioielli: sottraeva piccole somme anche a chi era indigente
SAN BENEDETTO -  I furti erano sempre piccoli. Un oggetto, pochi soldi. Ma costanti e continui. Alla fine però le è andata male perché i carabinieri...

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SAN BENEDETTO -  I furti erano sempre piccoli. Un oggetto, pochi soldi. Ma costanti e continui. Alla fine però le è andata male perché i carabinieri l’hanno smascherata facendo luce su tutti gli episodi che portavano la sua firma. Così sono scattate le manette per una quarantacinquenne di origini algerine per furto aggravato continuato e detenzione illegale di arma da sparo.

 

I militari dell’Aliquota Radiomobile di San Benedetto hanno infatti seguito le segnalazioni di alcuni cittadini che denunciavano inspiegabili ammanchi di denaro e gioielli nelle loro abitazioni, e sulla base dell’attenta analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza della zona, si sono concentrati sulla donna. Si tratta di una collaboratrice domestica che è stata monitorata costantemente fino a quando non ha compiuto un passo falso. La donna, all’uscita dall’abitazione, è stata così fermata dai militari e controllata. Aveva con sé i 120 euro appena rubati nell’appartamento di un’anziana che percepiva la pensione sociale.

Gli accertamenti e la perquisizione domiciliare hanno permesso di appurare che l’arrestata, in tante altre occasioni, dopo essersi guadagnata la fiducia delle vittime, si era introdotta nelle loro abitazioni per svolgere piccole pulizie domestiche. Proprio in quelle circostanze, aveva “ripulito” in maniera minuziosa, senza mai asportare somme importanti in modo da non destare sospetti, i portafogli delle vittime e gioielli. Nell’abitazione della donna, infatti, sono stati trovati vari monili in oro ed argento nonché poco più di 3500 euro e, all’interno di un piccolo scomparto segreto dell’armadio della camera da letto, una pistola antica ma funzionante. Considerata anche la continuazione del reato, il pm ha disposto gli arresti domiciliari. Il denaro, i gioielli e l’arma sono stati sottoposti a sequestro in attesa di essere restituiti ai legittimi proprietari.

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Corriere Adriatico