San Benedetto, agevolazioni Tari sui figli: Muzi salva la giunta e Barlocci si scatena contro l’assessore

Luciana Barlocci
SAN BENEDETTO - «L’assessore Sanguigni si complimenta con il consigliere di minoranza Muzi per aver avallato il suo stanziamento per le fasce più deboli, non...

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SAN BENEDETTO - «L’assessore Sanguigni si complimenta con il consigliere di minoranza Muzi per aver avallato il suo stanziamento per le fasce più deboli, non dice però che le agevolazioni Tari deliberate dall’amministrazione si basano sul numero dei figli e non sul reddito».  


Le motivazioni


È una consigliera comunale furiosa Luciana Barlocci, quella contro l’assessore Andrea Sanguigni, dopo che quest’ultimo ha lodato il comportamento trasversale di Muzi ma che allo stesso tempo sarebbe stizzito per gli emendamenti presentati dalla stessa esponente del Gruppo misto sulle agevolazioni Tari. Come a dire che Sanguigni preferirebbe un forzista piuttosto che un’ex consigliera di maggioranza. Tutto nasce da un post che Sanguigni ha pubblicato all’indomani del consiglio, lodando l’azzurro Muzi che aveva appoggiato il suo stanziamento di 300mila euro per gli indigenti. Parole che hanno fatto insorgere Luciana Barlocci attaccando il suo ex assessore di riferimento: «In un anno e mezzo di gestione, Sanguigni non ha prodotto alcun risultato sui Piani di eliminazione delle barriere architettoniche e sui Piani di accessibilità urbana obbligatori dal 1992, nonostante il nostro Comune sia già in possesso di una parte di studi che attende solo di passare alla seconda fase. Per cui, se è vero che rendere fruibile questa città a tutti, costi molto più di 100 mila euro, l’assessore anziché esprimere soddisfazione per il tentativo affrontato dalla sottoscritta e l’interesse che ne è derivato, risulta addirittura infastidito. Forse perché i 100 mila euro sarebbero stati detratti alle casse dell’assessore Gabrielli e dal famigerato incarico esterno per il Piano direttore e si sa che Sanguigni vuole mantenere buoni rapporti con la maggioranza che “conta” che già più di una volta, dallo scorso agosto, gli ha notificato degli aut aut se la lista Rivoluzione civica non si fosse allineata allo “Spazzafumo pensiero”. Il fatto che lui e la consigliera Silvia Laghi siano ancora in maggioranza offre una chiave di lettura evidente anche a chi è lontano da manovre e inciuci politici». 


L’attacco


Barlocci ricorda anche il bonus energia: «L’assessore dovrebbe invece sapere che il bonus per il caro energia fu frutto del mio impegno, se fosse stato per lui nel fondo non ci sarebbe stato nulla a disposizione, mentre io convinsi la maggioranza a trovare 170 mila euro e Sanguigni non riaprì nemmeno i termini. Come per i 300 mila euro “comparsi” per le fasce più deboli. Che in realtà sono solo 100 mila perché gli altri 200 erano stati tolti dal bilancio di previsione. Oggi si complimenta invece con il consigliere di minoranza Muzi, anche lui muto da mesi, forse per prove tecniche di appoggio in maggioranza. Non dice però che la delibera per le agevolazioni Tari non è basata su principi di solidarietà e perequazione sociale. Non a caso il “tavolo delle povertà” in 18 mesi si è riunito solo due volte».
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Corriere Adriatico