Schiuma alla foce del Ragnola, i bagnanti preoccupati. Legambiente: «Migliorare la depurazione»

La schiuma sul torrente
SAN BENEDETTO - Schiuma biancastra alla foce del torrente Ragnola. La situazione, fotografata nel corso di questa settimana, ha messo un po’ in apprensione qualche bagnante...

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SAN BENEDETTO - Schiuma biancastra alla foce del torrente Ragnola. La situazione, fotografata nel corso di questa settimana, ha messo un po’ in apprensione qualche bagnante della zona. Partite già le segnalazioni si attende ora l’intervento dell’Asur e Arpam per verificare cosa è accaduto e soprattutto lo stato delle acque.

 

In proporzioni minori, un caso apparentemente simile si era già verificato nel recente passato, senza provocare conseguenze sul fronte della salubrità dell’acqua marina e, dunque, della balneabilità. 


Mare finora eccellente 
Basti dire che, tra maggio e il mese in corso, l’Arpam ha effettuato ben cinque campionamenti nella porzione di mare dinanzi alla foce del Ragnola. I risultati delle analisi hanno sempre attestato l’eccellente qualità di quel tratto d’Adriatico, così come di tutta la costa sambenedettese. Ad ogni buon conto, tale situazione riaccende il dibattito sullo “stato di salute” dei corsi d’acqua sambenedettesi. Su questo fronte, si è già fatta sentire Legambiente. Quest’estate le foci del Tronto e dell’Albula sono state valutate come «fortemente inquinate da batteri di origine fecale». 


Il monito ecologista 
«É da tempo che con le analisi di Goletta Verde - hanno sottolineato dall’associazione ecologista - ribadiamo l’urgenza di migliorare l’efficientamento della depurazione e che la cattiva depurazione è un problema che non riguarda solo i Comuni costieri ma anche quelli dell’entroterra. Nei pressi di alcuni punti campionati le persone vanno a fare il bagno mettendo a rischio, inconsapevolmente, la loro salute». Non proprio una novità. Almeno per l’Albula. 


Il difficile 2019 
Nell’estate del 2019, infatti, la foce di questo torrente si era beccata il medesimo pessimo giudizio da parte di Legambiente. A cambiare, invece, è stata la reazione da parte dell’amministrazione comunale. Fuoco e fiamme due anni fa, silenzio tombale oggi. Nel 2019, l’allora assessore all’ambiente Andrea Traini si espresse con molta durezza. Traini sparò a zero verso Legambiente e le sue «presunte analisi, di cui non si sanno modalità e criteri scientifici». 


L’impegno del Comune 
Ricordando come nel tratto di mare in zona Albula fosse divieta la balneazione (tra l’altro, un divieto valido anche quest’anno) l’assessore rivendicò il lavoro del Comune per mantenere costantemente alti gli standard qualitativi dei corsi d’acqua e del mare a San Benedetto: opera, da anni, costantemente premiata con la conferma della Bandiera Blu e convalidata dalle analisi ufficiali dell’Arpam. 


Marchio Eccellente 


Analisi che, per inciso, quest’anno hanno sempre assegnato il marchio di qualità “Eccellente” per il tratto di mare balneabile a Sud della foce dell’Albula. Anche per questo, stride il silenzio con cui dal Comune hanno accolto il report 2021 di “Goletta Verde”, reso pubblico a inizio agosto. Nessuna presa di posizione ufficiale, neanche per rassicurare le migliaia di bagnanti che affollano il litorale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico