San Benedetto, Marini assicura "Ci sono i fondi per l'ospedale unico"

San Benedetto, Marini assicura "Ci sono i fondi per l'ospedale unico"
SAN BENEDETTO - Ci sono i fondi per l'ospedale unico. È l'annuncio dato dal direttore generale dell'Asur Alessandro Marini nel corso della conferenza dei sindaci dove...

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SAN BENEDETTO - Ci sono i fondi per l'ospedale unico. È l'annuncio dato dal direttore generale dell'Asur Alessandro Marini nel corso della conferenza dei sindaci dove è stato spiegato come con la vendita dei piccoli ospedali si potrà finanziare l'ospedale di Vallata.


E lo stesso presidente Giovanni Gaspari ha ricordato, in apertura di seduta, come un anno fa tutti i sindaci si espressero a favore del nosocomio unico e che è ora di elaborare il progetto e stringere i tempi.

In merito al progetto dell'ospedale unico è intervenuto il primo cittadino di Ascoli Guido Castelli proponendo l'istituzione di un tavolo con tutti i portatori di interesse per discutere dove e quando realizzarlo.

Castelli ha raccontato di aver avuto un colloquio con il presidente della Regione Ceriscioli, proprio in merito a questo argomento, il quale gli avrebbe spiegato che l'ostacolo da superare in questo progetto sarebbe proprio la location, visto che le aree disponibili non sarebbero molte. Altro tema è stato quello delle nascite, che sono scese a 700 unità all'anno e l'Area vasta pensa di recuperare con l'adozione del parto indolore, in modo da intercettare anche i flussi migratori, allargare l'offerta e raggiungere i mille parti.



Nel frattempo il direttore Capocasa ha illustrato la riorganizzazione dell'intera Area vasta tra Ascoli e San Benedetto.

Riorganizzazione da attivare entro il 31 dicembre e che prevede la rete di neurologia a San Benedetto, la neurochirurgia a Torrette di Ancona, l'emodinamica e infarti in Ascoli, il laboratorio analisi tra Ascoli e San Benedetto, medicina interna verrà supportato dal privato per i ricoveri di geriatria e acuzie, nefrologia tra San Benedetto e Ascoli, l'ostetrica in Ascoli, l'otorino in Ascoli con il primario, lo stesso per l'oculistica con i ricoveri nel capoluogo, la gastroenterologia tra Ascoli e San Benedetto, la terapia del dolore un responsabile per entrambi i plessi, oncologia su Ascoli e San Benedetto, la chirurgia in entrambi gli ospedali anche se la sede di erogazione sarà Ascoli, ortopedia in entrambi i nosocomi mentre anatomia patologia ci sono lavori in corso.


Riorganizzazione che sarà portata al vaglio del Ministero entro giugno 2016. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico