Rissa sul lungomare a San Benedetto, i responsabili inchiodati dalle immagini di un telefonino

Il tribunale di Ascoli
SAN BENEDETTO - Da un tamponamento all’alba tra due auto una furibonda rissa sul lungomare di San Benedetto che ha coinvolto alcuni giovani sudamericano e altre persone...

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SAN BENEDETTO - Da un tamponamento all’alba tra due auto una furibonda rissa sul lungomare di San Benedetto che ha coinvolto alcuni giovani sudamericano e altre persone del posto. Era la fine di giugno dello scorso anno quando un ventitreenne di Castel di Lama, alla guida della sua Volkswagen Golf in compagnia di alcune ragazze, stava percorrendo il lungomare Marconi e si accingeva a svoltare su via Virgilio quando è sopraggiunta una Fiat 500 su cui viaggiavano alcuni giovani di origine sudamericana in compagnia di alcune ragazze, che l’ha tamponato.

 

 

Scesi dalle vetture, il giovane alla guida dell’auto tamponata ha manifestato l’intenzione di chiamare la polizia per i rilievi ma, a quel punto, i toni si sarebbero accesi e dalla discussione si è passato a qualche spintone fino a quando il ventidueenne di Castel di Lama è stato centrato in pieno volto da un pugno che gli ha provocato la frattura del setto nasale. Stando a quanto emerso dalla denuncia e dalle indagini portate avanti dagli agenti del commissariato di San Benedetto, la lite avrebbe coinvolto anche le ragazze che viaggiavano all’interno della Fiat 500 e che avrebbero sferrato anche alcuni calci all’indirizzo del ventiduenne che era alla guida della Volkswagen Golf finito a terra dopo essere stato spintonato e picchiato.

Nonostante il fatto fosse accaduto nelle prime ore del giorno, intorno alle 6, c’è stato qualcuno che ha ripreso quanto accaduto con il telefonino: dal video si è potuto pertanto identificare i protagonisti della rissa che sono finiti al centro del procedimento penale portato avanti dalla Procura di Ascoli nei confronti dei responsabili. Nel corso del processo che vede imputato il ventiduenne di Castel di Lama, difeso dall’avvocato Silvia Morganti, sono stati sentiti gli agenti di polizia intervenuti sul posto confermando quando rilevato quel giorno. Il procedimento è stato aggiornato al 13 dicembre per la sentenza.

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Corriere Adriatico