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SAN BENEDETTO - Ci vorranno almeno dieci giorni prima che le cose, in ospedale, tornino alla normalità. L’incidente che ha provocato il caos di mercoledì pomeriggio in Radiologia ha infatti lasciato pesanti strascichi anche se, va detto, è stata davvero una fortuna che nessuno si sia fatto male. Episodi simili, in passato e in altre parti d’Italia e del mondo, hanno provocato anche vittime.
Ora però l’ospedale deve fare i conti con la necessità di smistare i pazienti che necessitano di risonanza magnetiche in altre strutture. Al Mazzoni di Ascoli Piceno ma anche nelle cliniche private: Villa Anna e Stella Maris. Lo conferma anche il direttore generale dell’Area Vasta Cesare Milani che spiega come ieri, dopo l’incidente, sia stato approntato un piano di emergenza per ovviare ai disagi correlati al guasto del macchinario. «Siamo riusciti a risolvere smistando i pazienti in altre strutture – ha spiegato - Alcuni sono stati portati ad Ascoli, altri nelle cliniche Stella Maris e Villa Anna per gli esami».
Milani conferma anche che i tempi per la sistemazione del macchinario non saranno propriamente brevissimi. «I tecnici dovranno darci una stima esatta nelle prossime ore – afferma il direttore sanitario – ma si tratta approssimativamente di una decina di giorni».
La paziente, essendo una ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva, aveva infatti necessità di avere il costante supporto dell’ossigeno e soltanto durante l’esecuzione dell’esame le è stato staccato proprio perché la bombola non sarebbe mai potuta entrare in quella stanza. E così è stato, almeno al momento dell’ingresso della donna. Qualcosa è andato storto al termine dell’esame, nel momento in cui l’infermiera è entrata per riportare la paziente nel reparto di Rianimazione. Ha riportato la bombola per tornare a garantire l’ossigeno alla paziente e il magnete l’ha agganciata dando il via al putiferio che si è poi scatenato.
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Corriere Adriatico