Restyling dello stadio comunale Ballarin, cento osservazioni al progetto dell'archistar

Il progetto sul Ballarin
 SAN BENEDETTO - Oltre cento osservazioni sono state elevate al progetto del Ballarin dalla società chiamata alla validazione dell’elaborato. Lo studio chiamato...

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 SAN BENEDETTO - Oltre cento osservazioni sono state elevate al progetto del Ballarin dalla società chiamata alla validazione dell’elaborato. Lo studio chiamato a effettuare la fase di verifica ha impugnato la penna rossa e ha inoltrato richieste, chiarimenti e integrazioni a cui ora gli uffici tecnici del Comune dovranno rispondere. 

 


I rilievi


È stata l’impresa Servizi integrati all’ingegneria di Cagliari, che sta eseguendo la validazione del progetto esecutivo di rigenerazione urbana del Ballarin, a stilare una lunga serie di osservazioni all’idea firmata da Guido Canali e rielaborata dall’ufficio tecnico comunale. Decine di puntualizzazioni a cui gli uffici sono chiamati a dare chiarimenti e risposte. Quali i rilievi avanzati dall’impresa sarda? Non sarebbe possibile individuare il progetto di manutenzione della struttura, così come viene chiesto di produrre valutazione in merito al rischio di presenza di ordigni bellici. Mancherebbe l’inquadramento del rischio idrogeologico e di eventuali rischi di esondazione e viene richiesto di inserire il calcolo delle spese tecniche di progetto così come viene sollecitato l’inserimento della gestione dei materiali e una relazione sul sistema di sicurezza. In merito a opere e verde occorrerebbe entrare più nello specifico con informazioni sulla pavimentazione che verrà installata.

Richieste vengono rivolte sulle stratigrafie e sulle opere per il risparmio energetico. Mancherebbero anche i calcoli esecutivi per l’impiantistica elettrica così come gli elaborati grafici nei dettagli. La società chiede di chiarire anche la provenienza dei prezzi non appartenenti al prezziario regionale. Sarebbero assenti riferimenti per il padiglione e si rimanda alla verifica dopo l’integrazione del progetto. Inoltre viene puntualizzata che data la natura dell’intervento, che prevede la realizzazione di una museo e di una sala polifunzionale si chiede di motivare l’assenza di una valutazione dei requisiti acustici. 


Le controdeduzioni


«A gran parte delle osservazioni sono già state prodotte controdeduzioni – puntualizza il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Tonino Capriotti – si è trattato di integrazioni e alcuni elementi contestati erano già inseriti e forse non erano stati valutati attentamente dalla ditta esterna». 


Una volta terminata la fase della validazione si passerà al bando visto che già sono state estratte dieci ditte sulle oltre 80 che avevano risposto alla manifestazione di interesse. Sarà la stazione unica appaltante della Provincia di Fermo a seguire l’intero iter. Per il momento il progetto, che andrà a bando, riguarderà circa un terzo dell’intero campo sportivo, visto che sarebbe la sezione fattibile e finanziabile con i 2,6milioni di euro a disposizione. In un secondo momento si andrà a progettare l’intero campo e soprattutto a intercettare nuovi fondi a cominciare dai 450mila euro annunciati dalla Fondazione Carisap, ma occorreranno nuove risorse che il Comune dovrà reperire per terminare l’intera opera. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico