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SAN BENEDETTO - Fissate le tappe per i lavori al Ballarin che entro il 2026 dovranno trasformare l’attuale rudere in un parco urbano polivalente. La tabella di marcia prevede almeno due anni di interventi dopo lo sgombero e la demolizione delle strutture laterali.
L’aggiudicazione
Risale a qualche settimana fa l’aggiudicazione dei lavori alla ditta Laganaro, che in passato aveva realizzato proprio a San Benedetto la riqualificazione del tratto nord del lungomare. Nei prossimi giorni avverrà la consegna ufficiale dei lavori in netto anticipo sulla tabella di marcia che aveva fissato questo obiettivo entro il prossimo 30 settembre.
«Siamo perfettamente nei tempi della calendarizzazione del Ballarin – spiega il vice sindaco Tonino Capriotti – basti pensare che la consegna dei lavori era fissata al 30 settembre e noi abbiamo già aggiudicato l’appalto. Tra l’altro è una ditta ottima che ha già lavorato con il Comune, tutto ci fa ben sperare». Si era temuto anche in una perdita dei fondi Pnrr dopo l’annuncio di possibili tagli alle risorse, ma lo stesso assessore al bilancio Domenico Pellei ha puntualizzato come quella del ministro Fitto sia solo una proposta il cui eventuale accoglimento non arriverà prima del prossimo gennaio. «A quel punto - dichiara Pellei - nel caso fosse confermato il taglio, è previsto che le opere per le quali c’era lo stanziamento Pnrr saranno finanziate con fondi dello Stato». Tra l’altro il Ballarin si troverebbe già avanti con l’iter dei lavori quindi più difficile da bloccare.
I fondi
A oggi i fondi a disposizione sono 2,440 milioni di euro a cui si sono aggiunti 240mila euro per il caro materiali, mentre si rimane in attesa dei 450mila euro annunciati dalla Fondazione Carisap sempre se verranno rispettati i requisiti richiesti dall’ente che vuole conoscere la gestione dell’impianto e fare in modo che sia un progetto condiviso dalla cittadinanza. Aiuti che saranno necessari visto che l’intero intervento è stato quantificato per la spesa di 3,5milioni di euro, tanto che dal progetto originario sono stati eliminati luci, un laghetto e degli arredi di design.
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Corriere Adriatico