SAN BENEDETTO - Le cose, se possibile, sono peggiorate. Gli annunci fatti, i tavoli, i turni raddoppiati, i pattugliamenti e tutto ciò di cui si è parlato negli...
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Di fronte ad evidenti irregolarità da più voci denunciate sullo stato di cose in alcuni locali non sono ancora stati presi provvedimenti. In centro, nelle vie più fracassone, i locali continuano a tirare fino a tardi con gruppi di persone che creano problemi con il rumore e con l’ormai consueta abitudine di orinare contro mura, porte e fioriere. Di agenti e vigilantes, però, neppure l’ombra. Così come le risse che avvengono ormai puntualmente ad ogni weekend finiscono subito nel dimenticatoio e non fanno neppure statistica perché, quando le forze dell’ordine arrivano, i partecipanti ai disordini se ne sono già andati. Nessun verbale, nessuna denuncia. Solo il sangue lasciato in terra, come accaduto la scorsa settimana in zona ex Camping, o sugli stracci poi lasciati sul marciapiede, come quelli ritrovati domenica mattina. Il mese di giugno deve ancora terminare e il livello di guardia è già stato superato.
Il problema a monte è la convivenza tra locali, avventori e persone che vogliono dormire ma non possono farlo. Perché ogni gesto contrario al diritto al riposo resta impunito e a lungo andare la situazione non può fare altro che peggiorare. Negli ultimi anni sono piovute centinaia di segnalazioni eppure i provvedimenti si contano sulle dita di una mano. Qualsiasi annuncio di “linea dura” non è stati mai applicato lasciando sempre più campo libero all’illegalità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico