San Benedetto, città senza regole La movida violenta padrona di notte

Non bastano le forze dell'ordine di notte per fermare la movida violenta
SAN BENEDETTO - Le cose, se possibile, sono peggiorate. Gli annunci fatti, i tavoli, i turni raddoppiati, i pattugliamenti e tutto ciò di cui si è parlato negli...

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SAN BENEDETTO - Le cose, se possibile, sono peggiorate. Gli annunci fatti, i tavoli, i turni raddoppiati, i pattugliamenti e tutto ciò di cui si è parlato negli ultimi mesi si scontra, ormai quotidianamente, con situazioni al limite. Sangue sul lungomare, atti vandalici, schiamazzi e tensione alle stelle sia nel quadrilatero che sul lungomare. Le notti brave sembrano farsi ancora più problematiche e la movida sempre più molesta. E il tanto decantato diritto al riposo che va a farsi benedire insieme alle promesse fatte. 

Di fronte ad evidenti irregolarità da più voci denunciate sullo stato di cose in alcuni locali non sono ancora stati presi provvedimenti. In centro, nelle vie più fracassone, i locali continuano a tirare fino a tardi con gruppi di persone che creano problemi con il rumore e con l’ormai consueta abitudine di orinare contro mura, porte e fioriere. Di agenti e vigilantes, però, neppure l’ombra. Così come le risse che avvengono ormai puntualmente ad ogni weekend finiscono subito nel dimenticatoio e non fanno neppure statistica perché, quando le forze dell’ordine arrivano, i partecipanti ai disordini se ne sono già andati. Nessun verbale, nessuna denuncia. Solo il sangue lasciato in terra, come accaduto la scorsa settimana in zona ex Camping, o sugli stracci poi lasciati sul marciapiede, come quelli ritrovati domenica mattina. Il mese di giugno deve ancora terminare e il livello di guardia è già stato superato. 
Il problema a monte è la convivenza tra locali, avventori e persone che vogliono dormire ma non possono farlo. Perché ogni gesto contrario al diritto al riposo resta impunito e a lungo andare la situazione non può fare altro che peggiorare. Negli ultimi anni sono piovute centinaia di segnalazioni eppure i provvedimenti si contano sulle dita di una mano. Qualsiasi annuncio di “linea dura” non è stati mai applicato lasciando sempre più campo libero all’illegalità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico