Il regalo dopo le feste: spiaggia piena di rifiuti. Una situazione che si ripete nonostante appelli e impegno

Il regalo dopo le feste: spiaggia piena di rifiuti. Una situazione che si ripete nonostante appelli e impegno
SAN BENEDETTO  - Una lotta impari. È quella che in città si combatte tra operatori della nettezza urbana e “sporcaccioni”. Quest’ultimi,...

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SAN BENEDETTO  - Una lotta impari. È quella che in città si combatte tra operatori della nettezza urbana e “sporcaccioni”. Quest’ultimi, purtroppo, hanno spesso il sopravvento. Certo, soprattutto nel periodo estivo, capita che il meccanismo della raccolta dei rifiuti non si muova come dovrebbe: cassonetti stracolmi e puzzolenti, strade non pulite. 

 


Pecche più volte sottolineate dagli operatori turistici, in particolare a Porto d’Ascoli. Ma, per dirla tutta, molte situazioni di degrado che deturpano la Riviera sarebbero evitabili con un minimo di senso civico in più da parte dei cittadini. Gli esempi, anche recenti, non mancano. Basti vedere in che condizioni è stata lasciata la spiaggia della Sentina dopo il lungo weekend ferragostano. Le feste spontanee on the beach (tra l’altro, quest’anno teoricamente vietate causa emergenza-Covid) hanno trasformato l’arenile in un campo di battaglia di rifiuti. Lattine, bottiglie di plastica e cartacce: tutto disseminato a due passi dal mare. Insomma, il sole di Ferragosto ha illuminato i resti dall’inciviltà di molte persone. Persone che, letteralmente, se ne fregano di ogni minima norma non solo di legge, ma anche di buonsenso.

Restando sempre a ridosso dell’acqua marina, voliamo verso il porto. Tra le insenature del molo Sud, nella passeggiata attualmente frequentata da migliaia di turisti, campeggiano rifiuti plastici a dismisura. Soprattutto cassette di polistirolo smaltite scorrettamente. Lo scorso settembre, nell’ambito dell’iniziativa internazionale “Puliamo il Mondo”, la sezione locale di Legambiente effettuò un raid di ripulitura proprio al molo Sud, durante il quale venne evidenziato con forza il problema delle cassette di plastica abbandonate nell’ambiente. A quasi 12 mesi di distanza, la situazione è immutata.

 

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Corriere Adriatico