Prende il Covid alla festa in spiaggia, giovane di 17 anni è in gravi condizioni

Prende il Covid alla festa in spiaggia, giovane di 17 anni è in gravi condizioni
SAN BENEDETTO I contagi alla festa in spiaggia fanno paura. Una ragazza di 17 anni che ha preso il Covid è ricoverata in gravi condizioni. E intanto il pronto soccorso...

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SAN BENEDETTO I contagi alla festa in spiaggia fanno paura. Una ragazza di 17 anni che ha preso il Covid è ricoverata in gravi condizioni. E intanto il pronto soccorso torna in emergenza.

 

 

Questa volta il rapporto è San Benedetto 38-Ascoli 1. Niente a che vedere con gare o confronti calcistici ma si tratta degli utenti presenti in una giornata presso il nosocomio rivierasco del Madonna del Soccorso e quelli del Mazzoni. Numeri che la dicono lunga sulla situazione critica che ogni estate si ripropone in Riviera e che questa volta è peggiorata dai percorsi Covid. Tutto questo mentre una giovane di 17 anni positiva e con una miocardite è stata ricoverata presso la Medicina d’urgenza. 

I contagi 
Una vera Odissea quella toccata a una diciassettenne che, nei giorni scorsi, aveva preso parte alla festa in spiaggia che si è rivelata focolaio di contagi. Tanto che la stessa ragazza è risultata positiva al tampone e le è stata riscontrata una miocardite. Ora è ricoverata provvisoriamente nel reparto di medicina d’urgenza.

 

 
Il confronto impietoso 
Trentotto persone nella sala di attesa del Pronto soccorso, altri 22 erano quelli già presi in cura e quindi che si trovavano all’interno dell’emergenza. Insomma 60 persone solo nella giornata di sabato scorso, che la macchina dell’emergenza si è trovata a dover gestire. Non a caso quello sambenedettese è il secondo Pronto soccorso della regione, secondo solo al Torrette di Ancona ma il problema è il personale insufficiente. Situazione opposta al Mazzoni di Ascoli dove nella giornata di sabato è stato registrato un unico paziente. Presso il Pronto soccorso sambenedettese nel gennaio 2020 ci sono stati 31 ricoveri e 253 osservazioni brevi, a gennaio di quest’anno 47 ricoveri e cinque osservazioni brevi mentre solo dal 14 al 27 giugno ben 30 ricoveri e 37 osservazioni brevi. 


Il nodo dei turni 


«Le criticità in seno al Pronto soccorso e Medicina d’Urgenza del Madonna del Soccorso- spiega Benito Rossi dell’Ugl - hanno purtroppo dato esito a una copertura di personale sino al 15 luglio. Quali iniziative pone in essere la direzione generale e la direzione sanitaria? Il Pronto soccorso lavora con due postazioni mediche previste per legge in virtù del numero degli accessi ma è un Pronto soccorso dotato anche di Medicina d’urgenza. Spesso il medico della Medicina d’Urgenza aiuta in Pronto soccorso durante gli iperaffollamenti ma non è un percorso che si può più sostenere. Dal 16 luglio è a rischio la copertura del turno in Medicina d’urgenza visto che i due medici in Pronto soccorso non possono essere ridotti pena l’intervento che sarà richiesto al prefetto». «Occorrerebbero delle deroghe sulla base dell’affluenza – afferma Masha Parisciani segretaria regionale Ugl -in questi mesi stiamo assistendo a una riconversione del capitale umano che non è così semplice da applicare». Oltre a un flusso notevole di utenti che ogni giorno si riversa al Pronto soccorso e di una macchina dell’emergenza che avrebbe bisogno di essere potenziata, non vanno dimenticati i percorsi Covid da seguire quindi i tamponi molecolari a cui vengono sottoposti tutti i pazienti e che inesorabilmente vanno a dilatare i tempi di attesa».

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Corriere Adriatico