Anfora di epoca romana abbandonata al porto

L'anfora recuperata al porto di San Benedetto
SAN BENEDETTO - Una pattuglia della Guardia di Finanza in forza al comando sezione operativa navale di San Benedetto, impegnata in un servizio di controllo del territorio, ha...

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SAN BENEDETTO - Una pattuglia della Guardia di Finanza in forza al comando sezione operativa navale di San Benedetto, impegnata in un servizio di controllo del territorio, ha rinvenuto nei pressi del porto, seminascosta dalla vegetazione, una grossa anfora di epoca romana. La Soprintendenza ai beni culturali di Ancona, a cui si sono rivolti i finanzieri di mare per periziare il reperto, ha catalogato l'anfora, di rilevante interesse archeologico, risalente appunto al periodo augusteo, del tipo Dressel 6 (così chiamate in memoria di Heinrich Dressel, il primo studioso di questi antichi recipienti che nel 1872, iniziò a catalogarli, fornendogli una datazione).




L'anfora presenta dimensioni e caratteristiche che la distinguono per specie: collo ad imbuto, corpo ovoidale, una lunghezza di circa 80 cm e una circonferenza massima cm.135, con evidenti incrostazioni di origine marina.



Il magistrato di turno nel convalidare il sequestro a carico di ignoti per i reati di omessa denuncia e impossessamento illecito di materiale storico ha disposto la consegna al "museo del mare", sezione museo delle anfore di San Benedetto.



Nel frattempo sono state avviate le indagini per accertare, anche attraverso l'ausilio del nucleo sommozzatori di Ancona, i responsabili del recupero in mare e dell’omessa denuncia del ritrovamento, che, con ogni probabilità, alla vista dei finanzieri, se ne sono liberati nascondendola tra la vegetazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico