Un ponte ciclabile sospeso sul Tronto per unire le Marche all'Abruzzo

Il progetto del ponte
MARTINSICURO - Il ponte sul Tronto diventa realtà. Dopo le polemiche e le manifestazioni di inizio anno, i governatori delle due regioni si sono ritrovati per presentare il...

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MARTINSICURO - Il ponte sul Tronto diventa realtà. Dopo le polemiche e le manifestazioni di inizio anno, i governatori delle due regioni si sono ritrovati per presentare il nuovo progetto del viadotto ciclopedonale sul fiume. Un’infrastruttura che unirà i territori di Abruzzo e Marche ed in particolare il molo truentino alla Riserva Sentina. I due presidenti di Regione cioè Francesco Acquaroli e Marco Marsilio si sono ritrovati nella sala consiliare del Comune di Martinsicuro insieme al sindaco e padrone di casa Massimo Vagnoni e al primo cittadino di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo. 

 
La spesa


La spesa sarà di 3,5 milioni di euro per un ponte su tre campate, lungo complessivamente 40 metri tra parte ciclabile e quella pedonale. La pavimentazione sarà composta di doghe in legno trattato da piantagioni certificate Verrà sollevato anche sopra gli argini per non interferire con i corridoi ecologici. In omaggio alle locali marinerie, è stata disegnata una struttura a guscio appoggiato su quattro pile, due sul piede esterno di ciascun argine e due nelle aree di golena, così da ricordare uno scafo in costruzione. «Il ponte sarà l’elemento di connessione - hanno spiegato Marsilio ed Acquaroli - tra le piste ciclabili dei nostri territori» hanno spiegato all’unisono i due governatori. L’opera fa parte della Ciclovia Adriatica, cioè del percorso interregionale, lungo 1.100 chilometri, che fiancheggia la costa Adriatica. Un itinerario che va da Chioggia fino al Gargano e facente capo al sistema nazionale delle ciclovie turistiche (Snct). «Costerà 3,5 milioni di euro divisi fra le due Regioni e l’obiettivo è appaltare i lavori entro l’anno, anche se non sarà facile, per completarli in tempo per la stagione turistica 2024» l’auspicio espresso da Acquaroli e Marsilio.

I sindaci Spazzafumo e Vagnoni hanno sottolineato «la valenza di un’opera che unisce due città e due regioni e che darà valore aggiunto all’offerta turistica dei due territori». Marsilio ha tenuto a precisare che il ponte non è mai stato messo in discussione e che i fondi ci sono sempre stati.


L’adeguamento


«C’è stato solo un momento di passaggio - ha aggiunto - quando si è modificato il cronoprogramma per adeguare anche le spese visto l’aumento dei prezzi. Il resto è strumentalizzazione». Acquaroli ha ribadito che non si può vivere a compartimenti stagni e che è necessario congiungersi per essere più competitivi. «I confini - ha detto - sono solo un limite istituzionale».
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Corriere Adriatico