San Benedetto, Picenambiente rifà i conti a causa del caro-rifiuti. Triplicata la spesa per i Comuni, i sindaci tremano

San Benedetto, Picenambiente rifà i conti a causa del caro-rifiuti. Triplicata la spesa per i Comuni, i sindaci tremano
SAN BENEDETTO - I rifiuti triplicano il costo del conferimento e i Comuni sono in difficoltà sui pagamenti. Scoppia il caso del “caro rifiuti”....

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SAN BENEDETTO - I rifiuti triplicano il costo del conferimento e i Comuni sono in difficoltà sui pagamenti. Scoppia il caso del “caro rifiuti”. L’indifferenziata portata “fuori casa” è arrivata a costare il triplo e, anche se ora ci sarà un riavvicinamento, le bollette ai Comuni si annunciano salate con preoccupazione da parte delle amministrazioni che non riescono a far fronte alle spese e già si registrano ritardi nei pagamenti.


 

Dopo il caro gasolio ora si aggiunge il caro rifiuti. Il problema è nato per i rifiuti indifferenziati del Piceno che da mesi vagano per le Marche. Dall’inizio dell’estate per quattro mesi infatti sono stati conferiti a Tavullia (vicino Fano) in questo modo il costo è passato dai 95 euro a tonnellata che si pagava per il conferimento in bacino a 240 euro, arrivando quasi a triplicare. Da settembre i rifiuti si sono ravvicinati e vengono conferiti a Fermo con un costo di 170 euro e tra un paio di settimane si attende il rientro in bacino con i sormonti (collinette di rifiuti) che si andranno a creare a Geta, per i quali a oggi mancherebbe solo un parere dell’Arpam. Ma quest’ultima soluzione sarà temporanea. 

Nel frattempo però i costi sono lievitati e i Comuni che prevedevano di spendere 95 euro a tonnellata ed è questa la spesa che avevano previsto nei loro bilanci previsionali ora devono fare i conti con bollette lievitate. Da qui la difficoltà di gran parte delle amministrazioni a pagare. «Picenambiente- afferma il presidente Rolando Rosetti – nei prossimi giorni si incontrerà con i sindaci dei Comuni soci per trovare una soluzione ai pagamen ti». 



Tra l’altro un inasprimento dei costi che alla fine si riverserà anche sulle bollette degli utenti sia domestici che delle attività produttive, visto che la spesa sostenuta dovrà essere comunque coperta. Questo non significa che le prossime bollette della Tari saranno raddoppiate o triplicate, come puntualizza l’amministratore delegato Leonardo Collina, dal momento che il conferimento dell’indifferenziata incide come una delle varie voci che compongono l’imposta, ma sicuramente si farà sentire anche sugli utenti del servizio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico