Il pesce non è tracciato: la Capitaneria ne sequestra un quintale e lo regala in beneficenza

San Benedetto, il pesce non è tracciato: la Capitaneria ne sequestra un quintale e lo regala in beneficenza
SAN BENEDETTO - Blitz all’alba tra il porto e il mercato ittico. Nelle prime ore della giornata di ieri il nucleo operativo della Guardia Costiera di San Benedetto ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SAN BENEDETTO - Blitz all’alba tra il porto e il mercato ittico. Nelle prime ore della giornata di ieri il nucleo operativo della Guardia Costiera di San Benedetto ha condotto una mirata attività di controllo allo sbarco e presso il mercato ittico all’interno dell’area portuale. 


LEGGI ANCHE:
Terremoto tra Arquata del Tronto e Accumuli, scossa magnitudo 3.3, stesso epicentro del 26 agosto 2016

Ancona, allarme per un uomo sul balcone, ma è il compagno di una prostituta che non vuole "disturbare" i clienti


Nel corso dell’attività effettuate dai militari durante il controllo sono state poste sotto sequestro amministrativo ventiquattro casse di pesce di provenienza locale, per un totale di circa 110 chili di prodotto ittico, risultate prive della prevista etichettatura che ne consente la corretta immissione nel mercato. In buona sostanza tutto quel prodotto non aveva i requisiti di legge per essere comprato o venduto attraverso le vie legali dal momento che erano assenti le informazioni legate alla tracciabilità e all’origine del prodotto. 
Tutt’altro discorso invece per quanto riguarda lo stato del pesce che è risultato essere ottimo. Il pesce sequestrato è stato infatti sottoposto a verifica da parte del medico veterinario dell’azienda sanitaria locale, che ne ha confermato la salubrità per il consumo umano e, quindi, si è proceduto a destinare tale prodotto in beneficienza agli Enti ed organizzazioni preposti, presenti sul territorio.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico