San Benedetto, panorama divorato Il pennello sull'Albula ora è un muro

Il pennello che si sta realizzando alla foce del torrente Albula
SAN BENEDETTO - Un muro si è alzato e sembra capace di rovinare lo skyline di una delle più belle viste dell’Adriatico. Dal giugno del 2015...

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SAN BENEDETTO - Un muro si è alzato e sembra capace di rovinare lo skyline di una delle più belle viste dell’Adriatico. Dal giugno del 2015 l’impresa Ilmed srl di Napoli, sta realizzando il cosiddetto “pennello” o “braccio di scogliera”, che dovrebbe portare al largo i rifiuti del torrente e quindi regalare una spiaggia più pulita e proteggere lo stesso litorale dell’erosione. Ma più i lavori vanno avanti e maggiori sono le perplessità di residenti e tecnici che vedono in quest’opera una barriera in un luogo incantato dal quale in questi giorni ad esempio, si scopre addirittura anche il massiccio della Majella ancora innevato.

«Quando abbiamo realizzato le scogliere soffolte - spiega il dirigente della Regione Marche, ingegner Vincenzo Marzialetti - avevamo affrontato anche la necessità di realizzare un “pennello” che indirizzasse le acque. Un’opera idraulica e fluviale, dunque, non marittima. E basta in questi giorni passeggiare nell’area del Molo Sud che ci si trova invece davanti un sipario che impedisce la vista». Finita l’epoca di quelli di Berlino, insomma, arrivano in città le opere dall’estetica devastante.
«Le scogliere, ad esempio, le abbiamo realizzate di altezza minima proprio per evitare che ci fosse impatto sull’orizzonte» prosegue il dirigente. Un accorgimento non seguito nel caso del “pennello” e un sempre maggior numero di residenti che ogni mattina segue le opere, è preoccupato. Tra questi Antonio Chiaromonte che si è rivolto egli stesso al dirigente regionale. 
Il punto insomma sta nell’altezza dell’opera «che si poteva sicuramente realizzare più bassa pur ottenendo il medesimo risultato» conferma Marzialetti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico