Alla Sentina un parcheggio. La società: «Non c’è consumo di suolo, portiamo il verde»

Il parcheggio come diventerà
SAN BENEDETTO - «Non c’è alcun consumo del suolo, anzi andiamo a conferire al quartiere verde e servizi». Così l’impresa Saxa replica alle...

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SAN BENEDETTO - «Non c’è alcun consumo del suolo, anzi andiamo a conferire al quartiere verde e servizi». Così l’impresa Saxa replica alle accuse ricevute nel corso dell’assemblea di quartiere svoltasi lunedì scorso alla Sentina dove si è discusso del progetto dell’area sosta che dovrebbe sorgere a ridosso del supermercato Elite. 

 
Il progetto 


«Si tratta di una superficie di 10mila metri quadrati – spiega l’architetto Albino Scarpantoni della Saxa – di cui solo 2.700 metri quadrati verrebbero occupati dal parcheggio, il restante spazio vedrebbe la piantumazione di alberi per la realizzazione di una vera e propria pineta. Inoltre sul tetto del parcheggio verrebbe realizzata una piazza per la socializzazione dove recuperare dei locali da destinare al quartiere. Il tutto a costo zero». Il progetto, non ancora protocollato in Comune ma pronto da tempo, vede la realizzazione di circa 50 stalli pubblici in superficie e circa 70 box interrati che saranno venduti. «Il suolo non verrà consumato- puntualizza Scarpantoni - se non dovesse andare in porto questo progetto il Comune dovrebbe espropriarlo e non a prezzo di un terreno agricolo ma al valore di mercato aumentato del 10% quindi a 110 euro al metro quadrato. Non penso gli convenga». 


Operazione costo zero 


L’area in oggetto è quella che insiste tra il supermercato Elite e la zona residenziale, a ridosso dell’uscita dalla superstrada, precisamente una proprietà della società Saxa che il Comune avrebbe dovuto acquistare invece lo riceverà attraverso l’articolo 48 delle Norme tecniche di attuazione, concedendo in cambio a Vittorio Massi la possibilità di realizzare parcheggi. Si andrebbero a creare stalli pubblici e privati. Il comitato di quartiere da parte sua si è detto d’accordo a patto che l’impresa realizzi delle opere di urbanizzazione a partire dai marciapiedi di cui la zona a oggi è sprovvista. Inoltre si andrebbe a sviluppare un bosco urbano con verde e strutture oltre che una sede per il comitato di quartiere Sentina. Nel corso dell’incontro pubblico non sono mancate polemiche soprattutto dagli ambientalisti che accusano di consumare il suolo e di non avere più aree verdi. «Andremmo a intervenire – spiega lo stesso Vittorio Massi – su un parcheggio già esistente che verrebbe risistemato, realizzando un boschetto con piante della macchia mediterranea, una piazzetta a disposizione del quartiere Sentina per le iniziative e un locale con bagno per il comitato di quartiere oltre a un marciapiede su via del Cacciatore. Non mi sembra poco». 


Parcheggio ridimensionato Un progetto comunque ridimensionato se si pensa che alcuni anni fa si parlava della realizzazione di un maxi parcheggio per circa 250 stalli sempre per opera di Saxa. Attualmente questa zona si presenta incolta e anche in uno stato di profondo degrado, con erbaccia, sporcizia e non presenta nemmeno i marciapiedi lungo la via. Un’area quella tra il quartiere Mare e la Sentina che ha reclamato spesso la mancanza di parcheggi e soprattutto in occasioni come i mercatini estivi in cui via Mare veniva chiusa. A questo punto sarà l’amministrazione a decidere se procedere con la cessione dell’area da parte del privato e successivamente la convenzione da siglare con il Comune, atto che dovrà andare al vaglio del consiglio comunale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico