Scattano le tarfiffe a pagamento sul lungomare: ecco quanto pagheranno turisti e residenti

Il lungomare di San Benedetto
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SAN BENEDETTO - «Da un confronto con altre città balneari del litorale adriatico simili a San Benedetto per importanza, dimensione e vocazione turistica, le nostre tariffe per i parcheggi risultano più convenienti». Ad affermarlo è l’assessore alla viabilità Gian Luigi Pepa che difende il tariffario applicato alle soste blu sul lungomare.

 

«Le tariffe dei parcheggi sul lungomare restano invariate ad 1 euro per ora di sosta- puntualizza Pepa - Viene invece ripristinata quella di 5 ore a 4 euro che rappresenta un’opportunità per chi si reca al mare e non è costretto a scegliere l’opzione dell’intera giornata a 8 euro, pur non potendola sfruttare interamente. Va anche detto che una buona amministrazione deve necessariamente tenere conto anche di maggiori costi di gestione del lungomare derivanti da un mutuo con rata annuale di 500mila euro contratto per la riqualificazione del lungomare. E’ un onere legato ad un investimento che verosimilmente costituisce un notevole volano per incrementare l’appeal della città e dunque della sua offerta turistica in un momento in cui si punta a sostenere la ripresa economica della città dopo i danni causati dall’emergenza epidemiologica».


Ma Pepa non risparmia attacchi all’ex sindaco Giovanni Gaspari, il quale aveva evidenziato come sarebbe stato possibile modificare le tariffe anche in corso d’opera fino alla fine di luglio. «E’ sorprendente l’intervento dell’ex sindaco Gaspari – replica Pepa - visti i danni causati dalla sua gestione amministrativa che, in due mandati, ha prodotto uno svuotamento delle casse comunali a cui abbiamo dovuto porre rimedio. Contrariamente a quanto afferma il candidato Canducci, poi, non vi è stata alcuna dimenticanza: il costo della sosta è quello ordinario così come definito nel 2019, la situazione emergenziale del 2020 ha comportato un intervento di sostegno che, con una situazione che si avvia auspicabilmente verso la normalità, non aveva motivo di essere riconfermato». 

 

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Corriere Adriatico