Scontro elettorale sull'installazione delle panchine letterarie in centro. «E' solo propaganda»

Scontro elettorale sull'installazione delle panchine letterarie in centro. «E' solo propaganda»
SAN BENEDETTO Per il momento sono due panchine in cemento, coperte da lenzuola bianche, in attesa di essere inaugurate. Sono state installate in piazza Matteotti, vicino...

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SAN BENEDETTO Per il momento sono due panchine in cemento, coperte da lenzuola bianche, in attesa di essere inaugurate. Sono state installate in piazza Matteotti, vicino all’albero della vita realizzato dal maestro Annibali, in attesa della loro vera collocazione che sarà al Paese alto. Intanto divampano le polemiche per il messaggio politico che andrebbero a veicolare. 

 

 
I veleni
I tempi della realizzazione non hanno coinciso con quelli dell’inaugurazione, tanto che la campagna elettorale in corso ne ha impedito l’inaugurazione. Intanto l’amministrazione comunale precisa che il progetto delle panchine letterarie portato avanti dall’assessore al decoro urbano Gian Luigi Pepa è stato sviluppato sin dalla sua nomina ma le procedure di ideazione, realizzazione e individuazione di uno spazio adeguato si sono protratte fino a questo periodo nel quale occorre astenersi dallo svolgere attività che esulano dall’ordinaria amministrazione. Poiché era già nei programmi che la collocazione in piazza Matteotti sarebbe stata provvisoria, d’intesa con lo stesso assessore Pepa si è convenuto di rinviare l’inaugurazione al momento in cui sarà possibile presentare alla città il progetto complessivo e il luogo in cui esso troverà realizzazione. Una critica alle panchine dedicate all’orgoglio della marina militare “L’Amerigo Vespucci” dipinta dallo stesso pittore e assessore Gian Luigi Pepa, mentre Elena Taffoni ha dipinto la figura della martire Istriana “Norma Cossetto”. 


Le accuse


Da qui la polemica accesa dal movimento di Miranda: «La storia di Norma Cossetto, ricostruita nel dettaglio dal collettivo Nicoletta Bourbaki, è un’operazione di propaganda pura. È vergognoso che il punto di vista istituzionale su un tema come quello delle foibe e di quanto successo sul confine orientale nella Seconda Guerra Mondiale sia lo stesso dell’estrema destra nostalgica». Sulla stessa linea l’esponente Pd Sabrina Gregori che tuona: «Harry Shindler domenica ci ha ricordato quanto sia importante non dimenticare. Ma nella nostra città piuttosto che festeggiare la libertà, si piazza(visto che non può essere inaugurata) una panchina che già solo a guardarla ricorda la propaganda fascista».

 

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Corriere Adriatico