San Benedetto, espulso un tunisino condannato per rapina ed estorsione

San Benedetto, espulso un tunisino condannato per rapina ed estorsione
SAN BENEDETTO - Gli agenti di polizia hanno accompagnato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Palazzo San Giuliano a Potenza un  tunisino di 33 anni illegalmente...

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SAN BENEDETTO - Gli agenti di polizia hanno accompagnato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Palazzo San Giuliano a Potenza un  tunisino di 33 anni illegalmente soggiornante nel territorio italiano. Lo straniero risulta essere entrato illegalmente in Italia nel 2011 e nei suoi confronti nel 2013 il Questore di Ascoli Piceno ha respinto la richiesta di regolarizzazione per mancanza di requisiti. Nel 2016 era stata presentata la richiesta di protezione internazionale che, qualche mese dopo, era stata respinta dalla competente Commissione Territoriale di Ancona che riteneva scarsamente credibili e puramente strumentali le motivazioni addotte. Arrestato per rapina ed estorsione aggravata per fatti commessi a San Benedetto del Tronto nell’aprile del 2017, il tunisino è stato condannato a un anno 10 mesi  di reclusione.


A ottobre il prefetto ha adottato il provvedimento di espulsione e, in conseguenza di questo, il questore ha emesso l’ordine di allontanamento dal territorio nazionale, ordine al quale il cittadino tunisino non ha ottemperato. Due giorni fa, il prefetto di Ascoli Piceno ha emesso un nuovo decreto di espulsione nei confronti del tunisino e il questore di Ascoli Piceno ha disposto che fosse trattenuto presso un centro di permanenza per il rimpatrio dove è stato accompagnato da personale della Questura in attesa dell’accompagnamento alla frontiera. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico