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SAN BENEDETTO - Parchi Bau, c’è ancora molto da fare. In Riviera migliorano le condizioni dei parchi Bau di via Paolini dove sono partiti interventi da parte del Comune e della Ciip, ma i cittadini proprietari di cani segnalano altre aree fido in stato di semi abbandono. Nel frattempo è nato ufficialmente il comitato «Parchi Bau Sbt».
«E pur si muove!», avrebbe detto Galileo Galilei. Nonostante permangano lamentele per lo stato dei parchi Bau, qualcosa in Riviera pare si stia muovendo per migliorare le arre destinate agli amici a quattro zampe. L’amministrazione comunale infatti ha già dato il via ai primi lavori di sistemazione dei parchi Bau di via Paolini come sono in fase di ultimazione i lavori per quello di viale dello Sport. Il tutto mentre nasce il comitato «Parchi Bau Sbt» che in questi ultimi mesi soprattutto, si è mosso per spronare il Comune ad intervenire contro il degrado e garantire servizi oltre che decoro e sicurezza ai cittadini proprietari di cani.
Si è costituito ufficialmente il 21novembre.«Parchi Bau Sbt» Comitato Volontario presieduto da Alessandro Ferretti (vice presidente Guerriero Guerrieri) ha come obiettivo principale il monitoraggio e la tutela dei Parchi di Via Paolini, a lungo termine punta a diffondere e promuovere la cultura dell’accoglienza e della convivenza con gli amici cani.
L’acqua finalmente è arrivata nei parchi Bau di via Paolini. Il Comune dopo aver sollecitato il Ciip, si è provveduto alla installazione di una delle tre fontanelle previste da parte del Consorzio Idrico. Inoltre gli operai comunali del servizio Aree Verdi sono intervenuti per un primo di intervento di manutenzione che si aggiunge ai lavori per il decoro urbano effettuato dal Comune in vai Paolini e vie adiacenti. Restano per diverse criticità segnalate dal comitato. I cittadini chiedono ulteriori 2 punti acqua nei 2 recinti per cani ancora senza fontanella. Segnalano poi l’incuria del terreno sedimentato negli anni con migliaia di frammenti di vetro. Il prato rustico presenta un eccesso di residui di tronchi e radici da eliminare.
Altro aspetto negativo è rappresentato secondo il comitato dall’accesso indiscriminato a chiunque (anche senza cane) giorno e notte con abbandono di residui pericolosi (siringhe, bottiglie, escrementi umani), il tutto anche per mancanza di adeguate chiusure per le tre porte dai tre stalli e di una segnaletica che indichi gli orari di apertura e chiusura e del divieto di stazionare senza cani. Il comitato parla anche di mancanza di calendarizzazione per le pulizie del prato, svuotamento bidoni indifferenziata, sfalci e potature e indica come ulteriore bisogno la fornitura di sacchetti igienici per le feci dei cani da distribuire ai fruitori dei parchi in caso di emergenza.
Stefania Serino
Corriere Adriatico