San Benedetto, la Regione dà il via libera all’ospedale di Ragnola

L'area dove sorgerà ospedale
SAN BENEDETTO - Dopo il Comune sambenedettese anche la Regione Marche, attraverso l’esecutivo presieduto da Francesco Acquaroli, ha approvato l’accordo per la...

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SAN BENEDETTO - Dopo il Comune sambenedettese anche la Regione Marche, attraverso l’esecutivo presieduto da Francesco Acquaroli, ha approvato l’accordo per la realizzazione del nuovo ospedale che sarà realizzato a Ragnola. Un nuovo passo in avanti in un iter che andrà a consegnare al Piceno un primo livello spalmato tra il Madonna del Soccorso e il Mazzoni di Ascoli 


Lo schema


Lo scorso 17 luglio è passato nella giunta regionale lo schema di “Accordo di collaborazione per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero nel Comune di San Benedetto e il mandato al presidente per la sottoscrizione del protocollo che vede quali enti coinvolti il Comune, la Provincia, l’Ast di Ascoli e la Regione”. Un atto che ha per oggetto la realizzazione del nuovo ospedale nel territorio del Comune di San Benedetto mediante la costruzione di una nuova struttura localizzata in un’area pianeggiante, nei pressi dell’Istituto Superiore Capriotti, composta da due zone tra via Sgattoni e viale dello Sport, sulla prima sarà realizzato il presidio sanitario mentre sulla seconda un’area da destinare a parcheggio. La Regione Marche da parte sua si impegna a realizzare la nuova struttura ospedaliera con risorse nella propria disponibilità; il Comune invece si occuperà di assumere tempestivamente gli atti di propria competenza nonché a rilasciare celermente tutte le necessarie autorizzazioni finalizzate al nuovo presidio nonché ad assumere le funzioni di “autorità espropriante” relativamente alla realizzazione del polo ospedaliero e della viabilità di collegamento. La Provincia, da parte sua, si dovrebbe impegnare ad adottare gli atti e compiere tutte le attività al fine di garantire la rapidità e snellezza delle attività amministrative nell’ambito della propria competenza e infine l’Azienda sanitaria, in qualità di beneficiario dell’espropriazione dell’area e della struttura sanitaria, si riserva di collaborare e mettere a disposizione della Regione Marche la documentazione necessaria alla realizzazione del progetto.


Il nodo


Rimane il nodo Provincia visto che a oggi l’unico ente a non aver assunto atti è Palazzo San Filippo dove il Pd ha chiesto a gran voce affinché non approvasse accordi o altro e senza questo tassello il percorso subirebbe una brusca frenata. Per quanto riguarda l’iter a questo punto la Regione ha già disposto 3,4milioni di euro per lo studio di pre fattibilità, a cui seguirà la progettazione e l’iter urbanistico con la variante per avere a disposizione l’area di via Sgattoni. Stesso spazio dove saranno realizzati sia la casa della salute che l’ospedale di comunità di cui la Regione ha da poco approvato lo studio di fattibilità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico