Il Pronto soccorso è un inferno, 30 infermieri chiedono il trasferimento: «Condizioni di lavoro disumane». Ecco cosa succede

L'ospedale
SAN BENEDETTO - Il Pronto soccorso chiama ma la direzione non risponde e 30 infermieri chiedono formalmente il trasferimento presso altri reparti. La tensione è alle stelle...

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SAN BENEDETTO - Il Pronto soccorso chiama ma la direzione non risponde e 30 infermieri chiedono formalmente il trasferimento presso altri reparti. La tensione è alle stelle presso il reparto di emergenza del Madonna del Soccorso che chiede rinforzi sul personale, a cominciare dal triage. 

 


Richieste di trasferimento
In 30 hanno firmato una missiva rivolta al direttore dell’Area vasta 5, al primario, al coordinatore del Pronto soccorso e al dirigente delle professioni sanitarie. Documento nel quale si legge: «Facendo seguito alla missiva dello scorso 25 maggio, che non ha avuto alcun riscontro concreto e fattivo, vista l’estrema difficoltà a operare in sicurezza, comunichiamo la volontà di essere trasferiti presso altri reparti. Gestire il triage con un solo infermiere (chiediamo almeno due infermieri per il triage 24 ore su 24, così come previsto dalle linee guida ministeriali) e la mancata definizione del personale 118, creano delle condizioni lavorative a elevato rischio clinico e frequentemente in situazioni disumane. Sempre disponibili a un incontro a stretto giro di posta ribadiamo la richiesta del trasferimento».


I positivi al Covid 


Tra l’altro da ieri i pazienti dei vari reparti del Madonna del Soccorso che risultano positivi al Covid vengono trasferiti al Pronto soccorso creando un ulteriore aggravio di lavoro per l’emergenza. A differenza di altri nosocomi, come il Torrette di Ancona, dove è stata istituita una “zona grigia” proprio per i casi positivi. Precisamente al Pronto soccorso del Mazzoni di Ascoli da ieri sono disponibili 4 posti letto Covid estendibili fino a 5 utilizzabili anche per eventuali pazienti provenienti dagli altri reparti, oltre a 2 posti letto di semi intensiva. Presso il Madonna del Soccorso, sempre da ieri e nel Pronto soccorso, sono previsti 8 posti letto Covid che possono arrivare a 10 utilizzabili anche da pazienti degli altri reparti e 3 posti letto in intensiva. Infine a partire dal 30 giugno sarà rivalutata la possibilità di riattivare 20 posti letto presso la Pneumologia del Mazzoni. Meno di un mese fa tutto il corpo infermieristico si era rivolto alla Regione e all’Asur per avanzare richieste ben precise soprattutto al fine di affrontare l’estate. Il primo sollecito riguardava la presenza di infermieri al triage e veniva chiesto almeno due unità 24 ore su 24, mentre attualmente il secondo infermiere in caso di chiamata esce con il 118 e per chi rimane è difficile gestire la mole di lavoro nello smistamento dei pazienti. La seconda richiesta, invece, andava a sollecitate la costituzione di un’equipe ad hoc per il 118, tenendo conto che nei presidi ospedalieri di Ascoli, Fermo, Ancona e altre realtà delle Marche ogni 118 ha il suo staff di infermieri mentre in Riviera si deve attingere dal personale del Pronto soccorso.

 

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Corriere Adriatico