Nuovo ospedale di San Benedetto, c’è la firma: «Rete di servizi con Ascoli» ma la Provincia è assente

La firma del protocollo
SAN BENEDETTO «L’appalto dei lavori dovrà essere irreversibile, avvenire entro la nostra legislatura e la struttura sarà un primo livello con 14...

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SAN BENEDETTO «L’appalto dei lavori dovrà essere irreversibile, avvenire entro la nostra legislatura e la struttura sarà un primo livello con 14 reparti». Così la Regione ha introdotto la firma al protocollo per la realizzazione del nuovo ospedale a Ragnola, che ha visto tra i firmatari il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il sindaco Antonio Spazzafumo e il neo direttore dell’Ast di Ascoli Nicoletta Natalini. Grande assente la Provincia.

 


L’accordo


«Oggi è una giornata importante – ha commentato il governatore Acquaroli – che apre l’iter a un nuovo ospedale chiamato a intercettare mobilità attiva dal vicino Abruzzo. La struttura esistente ha problemi di viabilità e un plesso ospedaliero ha necessità di servizi a partire dai parcheggi per renderlo attrattivo e accogliente. A seguire si terrà un tavolo tecnico per vedere quanto dovrà essere grande la struttura. Oggi inizia un percorso che segna un punto importante». In merito al contenuto del presidio ospedaliero che sorgerà in via Sgattoni davanti all’Istituto superiore Capriotti, l’assessore alla sanità Saltamartini ha ribadito che sarà un primo livello spalmato su due plessi e quindi conterà 14 reparti quali: medicina, cardiologia, pronto soccorso, oculistica, ortopedia, chirurgia, otorino, neurologia, nefrologia, ginecologia con la maternità, rianimazione, oncologia, psichiatria e radiologia. 


L’assenza


Ieri mattina all’apposizione della firma sul protocollo per la realizzazione del nuovo ospedale è rimasta vuota una poltrona. Grande assente infatti la Provincia, come annunciato alla vigilia dell’incontro dal presidente Sergio Loggi. Al riguardo Acquaroli ha commentato: «La Provincia avrà valutato che non era necessaria la sua presenza, come ente era stato inserito perché ha delle mansioni ben precise in questo percorso e sono certo che assolverà al suo compito. Non vedo motivi per non esserci, ci sono in ballo oltre i cento milioni di euro. Questa assenza rappresenta una sconfitta per la Provincia». Tra le accuse di Palazzo San Filippo c’era stata il mancato coinvolgimento degli altri sindaci del territorio, in merito a questo il governatore ha detto: «Se l’ospedale sta a San Benedetto, noi parliamo con San Benedetto». 


Il protocollo


«Quando mi sono insediato, l’ospedale nuovo era solo un’idea- ha argomentato il primo cittadino Spazzafumo - poi è stato avviato un processo per arrivare fino a oggi con la firma di questo protocollo. Grazie alla Regione per dotare San Benedetto di questo primo livello visto il nostro bacino importante». Sulla stessa linea il direttore dell’Ast Natalini che ha commentato: «Non ci poteva essere modo migliore per un direttore generale per iniziare il proprio mandato. L’ospedale è una struttura fondamentale».

Sul fronte tecnico l’assessore regionale all’edilizia sanitaria Francesco Baldelli ha spiegato: «Abbiamo a disposizione tre milioni di euro per la progettazione poi andremo a gara e il nuovo codice appalti ci permette di avere già un progetto definitivo. Si prevede un sistema in rete con Ascoli. Se fossimo intervenuti riqualificando l’esistente ci sarebbero stati problemi logistici, mentre la migliore area è risultata quella di via Sgattoni». Infine l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha annunciato importanti investimenti sulla sanità sambenedettese attraverso i fondi Pnrr, senza dimenticare il nuovo Piano socio sanitario che verrà licenziato a giorni.

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Corriere Adriatico