San Benedetto, ordinanza urgente del sindaco, chiusa la piscina. Il soffitto della "Gregori" è a rischio crollo

La piscina "Gregori" di San Benedetto
SAN BENEDETTO - La piscina comunale non è sicura e per questo motivo resterà chiusa fino all’esecuzione di lavori per i quali, al momento, non ci sono i fondi....

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SAN BENEDETTO - La piscina comunale non è sicura e per questo motivo resterà chiusa fino all’esecuzione di lavori per i quali, al momento, non ci sono i fondi. È la situazione di fronte alla quale si sono improvvisamente trovati di fronte amministrazione comunale, associazioni sportive e cittadini. 

 


Il sindaco Pasqualino Piunti, nel tardo pomeriggio di venerdì, ha infatti firmato l’ordinanza che dispone la chiusura dell’impianto natatorio “Gregori”. Il provvedimento si è reso necessario a seguito della relazione del responsabile del servizio di Prevenzione e protezione dell’Ente nella quale vengono riportati stralci di una perizia commissionata dal Comune ad una ditta specializzata sulla copertura della vasca coperta e nella quale si afferma che non si può escludere un pericolo per la pubblica incolumità. 
 
Se non un fulmine a ciel sereno, viste le turbolente vicende politico-giudiziarie ruotate intorno alle struttura di via Toscanini negli ultimi quattro anni, un temporale con un tempismo politicamente tutt’altro che opportuno tanto che, nella giornata di ieri, sono arrivati attacchi all’amministrazione comunale da tutti gli avversari di Piunti. 

Il sindaco, nel frattempo, ieri ha convocato una conferenza stampa urgente insieme al vice Pierluigi Tassotti e all’assessore allo sport Pierfrancesco Troli. Piunti ha spiegato che quello di rimettere completamente mano alla struttura era l’obiettivo del project financing, poi naufragato nelle aule del Tar aggiungendo che l’ordinanza arriva proprio in seguito a sopralluoghi e relazioni commissionate parecchie mesi fa dal Comune proprio al fine di verificare la situazione. 

«Come è arrivata la relazione che parlava di rischi per utenti e dipendenti della struttura non ho potuto fare altro che firmare, responsabilmente, quell’ordinanza. Già da lunedì ci riuniremo per trovare la strategia migliore per far terminare questa situazione» ha spiegato il sindaco. Tassotti è entrato nel dettaglio della questione economica. Occorrerà rifare il tetto, che sarà probabilmente di legno, e la spesa si aggira intorno ai 650 mila euro. «Avevamo accantonato dei fondi per la manutenzione straordinaria - spiega Tassotti - ad oggi sono 500mila euro ma ne servon ora 650-700mila e occorre trovarli».
 

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Corriere Adriatico