Sedicenne minacciato con un coltello e rapinato: dietro l'aggressione l'ombra della baby gang

Sedicenne minacciato con un coltello e rapinato: dietro l'aggressione l'ombra della baby gang
SAN BENEDETTO - L’aggressione al sedicenne, avvenuta in viale De Gasperi sabato notte, potrebbe essere collegata agli episodi estivi della cosiddetta “baby gang”...

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SAN BENEDETTO - L’aggressione al sedicenne, avvenuta in viale De Gasperi sabato notte, potrebbe essere collegata agli episodi estivi della cosiddetta “baby gang” che si è resa protagonista di alcune aggressioni e rapine nella zona del centro di San Benedetto

 

Sono le deduzioni degli investigatori che sono al lavoro sulla rapina subita dal giovane poco prima delle 23 di sabato sera, sia per quanto riguarda il modus operandi dei due malviventi sia dopo aver visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Le forze dell’ordine hanno in mano diversi nomi di sospetti appartenenti a quella banda tanto che le abitazioni di alcuni di loro erano state anche perquisite nel periodo di Ferragosto proprio al fine di verificare la presenza di indumenti indossati durante i raid oppure qualcuno degli oggetti rubati alle malcapitate vittime. I carabinieri, che si stanno occupando delle indagini, hanno ora una pista attendibile da seguire e non è escluso che nelle prossime ore si possa arrivare ad una svolta. 

La pista

L’attenzione è altissima considerata la gravità dell’episodio e, in particolar modo, la forte preoccupazione generale legata alle modalità con cui l’aggressione è avvenuta. Scene simili si erano viste in estate quando si erano registrati episodi cruenti come, ad esempio, quello di un ragazzo preso a calci in testa in viale Secondo Moretti, nel cuore del centro cittadino. Oppure, qualche settimana prima, un’altra aggressione al giardino Nuttate de Luna, sul lungomare, ai danni di due ragazzi ai quali la banda voleva rubare gli scooter. Vicende che sembravano essersi spente con la fine dell’estate ma che, invece, la città è tornata a vivere in questi giorni. La speranza è che, questa volta, quei ragazzi (perché di persone estremamente giovani si tratta) possano essere messi di fronte alle proprie responsabilità.

 

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Corriere Adriatico