Chiude dopo 59 anni di attività il negozio dove facevano acquisti Mina, Cocciante e Bosè

Il negozio Jolly
SAN BENEDETTO - Dopo 59 anni si sono abbassate le saracinesche dello storico negozio di pelletteria Jolly, all’angolo tra viale Secondo Moretti e via Gramsci. Una decisione...

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SAN BENEDETTO - Dopo 59 anni si sono abbassate le saracinesche dello storico negozio di pelletteria Jolly, all’angolo tra viale Secondo Moretti e via Gramsci. Una decisione sofferta quella di Alessandro Parroni e della madre Maddalena D’Annunzio che in quel negozio hanno trascorso gran parte della loro vita. 

 

Mina fra i clienti


Aperto nel 1964 da Antonio Parroni e Maddalena D’Annunzio, che vollero così iniziare un percorso da commercianti, nel cuore della città, quando ancora negozi di questo livello erano rari. In poco tempo l’attività è diventata un punto di riferimento per l’acquisto di borse, valigie e portafogli di qualità. Tra l’altro l’apertura del negozio coincise con la nascita dello loro primogenito Alessandro. E negli anni Sessanta dalle parti della boutique Jolly non sono passati solo sambenedettesi, turisti ma anche celebrità come Mina, Moira Orfei, Riccardo Cocciante e Miguel Bosè. La signora Maddalena ricorda ancora l’emozione di vedere Mina varcare la soglia del negozio per acquistare una borsa mentre si trovava a San Benedetto per un concerto alla Palazzina Azzurra.

«Abbiamo avuto anche sceicchi tra i nostri clienti – ricorda Alessandro Parroni – la decisione di chiudere non è stata facile da prendere soprattutto per il legame affettivo, abbiamo vissuto in quel negozio ma tutto cambia ed era giusto così. Il commercio in questi anni è cambiato e oggi tra le vendite online e i centri commerciali si fa fatica a portare avanti un’attività». 


Le griffe


La boutique negli anni ha curato l’immagine con prodotti di prima fascia, proponendo griffe come Gucci, Cartier, Valentino, Piero Guidi, Laura Biagiotti, Sansonite e Moschino fino alle più sportive Pandorine e a produzioni artigianali di qualità. Nel 2014 vennero festeggiati i 50 anni con una grande festa che però non vide la presenza del fondatore Antonio Parroni che nel frattempo era deceduto. Fino a ieri la boutique è stata portata avanti dal figlio Alessandro Parroni e dalla madre Maddalena. Per la città un punto di riferimento sia per la qualità dei prodotti proposti che per la cortesia che ha sempre caratterizzato i titolari. Ora il negozio passerà a una multinazionale europea, ancora top secret sulla tipologia di prodotti che verranno venduti.

 

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Corriere Adriatico