San Benedetto, giro di vite sul degrado: tra maggio e settembre 70 multe dell’ispettore ambientale a chi ha gettato irregolarmente i rifiuti

rifiuti abbandonati vicino ai bidoni
SAN BENEDETTO - Da maggio a settembre, circa 70 multe dell’ispettore ambientale contro chi ha gettato irregolarmente i rifiuti. Il dato è stato snocciolato dal...

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SAN BENEDETTO - Da maggio a settembre, circa 70 multe dell’ispettore ambientale contro chi ha gettato irregolarmente i rifiuti. Il dato è stato snocciolato dal vicesindaco Antonio Capriotti (delegato all’ambiente ed al decoro urbano) durante l’ultima assemblea del quartiere Albula Centro.  


 
In quella sede, molti residenti hanno invocato l’attivazione di nuove telecamere, anche per frenare l’abbandono scriteriato d’immondizia sulle strade: fenomeno di degrado che non risparmia neanche il cuore urbano. «Per questo particolare problema le telecamere non sono sempre la risposta più valida - ha risposto l’esponente di giunta -. Ma stiamo portando avanti una campagna di controlli per bloccare certi comportamenti delinquenziali. Sì - tuona ancor l’assessore - uso il termine delinquenti per definire certe persone, perché in alcuni casi lasciare i rifiuti in strada è anche un reato penale. Quello che mi piacerebbe è che i cittadini, nei loro commenti social, se la prendessero anche contro chi compie certi atti e non solo con Comune o PicenAmbiente». 

Il sito del Comune


 


Sul sito web del Comune viene indicato che l’abbandono di rifiuti effettuato da soggetto privato è punito con una sanzione da 300 a 3.000 euro. Sul fronte del controllo: giusto questa settimana il Comune ha rinnovato per un altro anno la convenzione operativa con i volontari della Guardia nazionale ambientale. La Guardia nazionale ambientale (Gna) è un’associazione nata nel 2001. Opera in molte zone d’Italia e, dal 2018, ha stretto una collaborazione formale col Comune di San Benedetto e la PicenAmbiente. Grazie a questo accordo, nell’ambito di iniziative volge al decoro urbano, gli operatori della Gna possono interagire con agenti della polizia municipale e personale della protezione civile. E possono procedere da soli sul fronte dei controlli (e delle eventuali sanzioni) anche per ciò che concerne il benessere degli animali: cani in primis. In ogni modo, Capriotti non s’è nascosto dietro ad un dito e, durante l’assemblea di Albula Centro, ha riconosciuto che c’è ancora da lavorare: «Soprattutto nella stagione turistica, con il raddoppio della popolazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti vanno in difficoltà - sottolinea il vicesindaco -. Recentemente abbiamo svolto un incontro con PicenAmbiente e posso già dire che, per l’estate 2024, alcuni servizi verranno ulteriormente potenziati».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico