Controlli e giro di vite sui locali che sparano musica fino all'alba: la movida sorvegliata speciale

I gestori dei locali durante il summit in Comune
SAN BENEDETTO - Giro di vite per chi non rispetterà i limiti sonori e chi non sarà in regola con la licenza di pubblico spettacolo. Sicurezza e decibel al centro...

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SAN BENEDETTO - Giro di vite per chi non rispetterà i limiti sonori e chi non sarà in regola con la licenza di pubblico spettacolo. Sicurezza e decibel al centro dell’incontro fiume, protrattosi per oltre due ore, svoltosi ieri pomeriggio tra l’amministrazione comunale e gli esercenti sulla battaglia alla movida molesta. 

 
L'appello del Comune
L’amministrazione ha chiesto collaborazione agli esercenti per poter garantire una vivibilità della spiaggia durante il giorno e una movida di qualità alla notte. Quindi si è parlato dei decibel e della necessità di attenersi al regolamento regionale, mentre fino a oggi molti locali sforerebbero questo limite sonoro creando non pochi disagi a residenti e turisti che vogliono dormire. Al riguardo è stato detto che dopo l’una di notte i bar che non hanno la licenza di pubblico spettacolo possono fare musica ma solo in filodiffusione. La prefettura ha invitato a una campagna di sensibilizzazione che prevede controlli fonometrici da parte della polizia municipale che in caso di sforamenti si procederà ad avvertire il gestore e in caso di recidiva si procederà con ammende e chiusura del locale.

Le richieste degli esercenti

«Oggi le esigenze della clientela sono cambiate rispetto al passato – ha affermato Sandro Assenti dei Bagni Andrea – richiede musica ad alto volume così come consuma maggiori alcolici. Da parte nostra c’è tutta la buona volontà ad essere in sintonia con l’amministrazione comunale ma gli operatori non devono diventare il capro espiatorio della cattiva movida». Parole alle quali ha replicato lo stesso assessore Gabrielli affermando: «Tale discorso può valere per una discoteca al chiuso ma non all’aperto come quelle negli chalet». Da parte del sindaco è arrivato l’imperativo a non somministrare alcolici ai minorenni, quindi richiesta tassativa dei documenti per accertarne la maggiore età, se non a rischio chiusura dei locali. Sul fronte della sicurezza è stata sollecitata una maggiore presenza delle forze dell’ordine nei locali della movida in particolare intorno alle 4 e alle 5 che sono gli orari più sensibili, in cui i clienti lasciano le discoteche e spesso danno seguito a schiamazzi notturni che turbano la quiete pubblica. Presenti sul tavolo del Comune il sindaco Spazzafumo, l’assessore Gabrielli, il comandante della Polizia municipale Pietro D’Angeli affiancato da Giuseppe Brutti e il direttore dell’urbanistica Germano Polidori. Diversi i titolari di locali tra cui Le Terrazze, Bagni Andrea, il Jonathan, il Geko e La Medusa, che fanno intrattenimento presenti all’incontro. 

Le linee guida

Un summit chiamato a ribadire il pugno duro dell’amministrazione nella lotta contro la movida molesta visto che a una settimana dalla sua adozione sembra essere stata ignorata da molti locali. Ordinanza che va a fissare alle 5 la chiusura dei locali che fanno discoteca, mentre bar e ristoranti devono abbassare le saracinesche alle 3. Ma sono tante le lamentele e le segnalazioni che continuano ad arrivare in municipio da parte di residenti e turisti stanchi di notti insonni, tanto che verranno potenziati i controlli da parte di vigili e forze dell’ordine.

 

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Corriere Adriatico