Movida a San Benedetto, residenti esausti si rivolgono a un avvocato per tutelarsi

Movida a San Benedetto, residenti esausti si rivolgono a un avvocato per tutelarsi
SAN BENEDETTO - "La movida molesta provoca danni alla salute: stiamo pensando di agire legalmente contro il Comune". E' quanto emerso nel corso dell'assemblea dei...

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SAN BENEDETTO - "La movida molesta provoca danni alla salute: stiamo pensando di agire legalmente contro il Comune". E' quanto emerso nel corso dell'assemblea dei residenti del quadrilatero che si è tenuta giovedì sera. Una prima riunione servita per informare i cittadini dell'intenzione di agire penalmente contro le istituzioni attraverso il lavoro di Cittadinanzattiva, rappresentato dall'avvocato Patrizia Logiacco. Una riunione alla quale non ha partecipato nessun rappresentante dell'amministrazione comunale ma soltanto i vertici del comitato di quartiere e i cittadini.

I problemi emersi si fanno, di anno in anno, sempre più pesanti.
"In questi mesi sono saltati decine di specchietti retrovisori di auto - ha spiegato Troli - addirittura nel giro di un paio di sere sono state sradicate due cassette delle lettere. Soltanto nell'ultimo weekend abbiamo assistito a una vetrata spaccata e un portone sfondato". Tra gli intervenuti all'incontro anche l'ex assessore Settimio Capriotti, titolare di uno dei locali storici di San Benedetto: "L'altro giorno - ha spiegato - c'erano due ragazzini che urinavano davanti alla porta del mio locale ed erano così malmessi che è impossibile che i genitori, al loro rientro a casa, non si accorgano delle loro condizioni". Capriotti ha suggerito alcune proposte da portare all'amministrazione comunale come una maggiore illuminazione. La discussione si è quindi concentrata sul ruolo dei gestori dei locali.
"Qui c'è un locale denunciato due volte per aver somministrato alcol a minori di 18 anni - ha spiegato Troli - e una volta a un minore di 16 anni. Ed è ancora aperto. C'è un locale addirittura che non ha nemmeno il bagno". Tanti gli interventi delle persone presenti. In molti hanno sottolineato l'assenza di educazione civica, ma anche la non esistenza di controlli efficaci. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico