A San Benedetto l'accordo non c'è Locali divisi sullo stop alla movida caos

A San Benedetto l'accordo non c'è Locali divisi sullo stop alla movida caos
SAN BENEDETTO - Alla fine, dovrebbero arrivare in porto. Parliamo dei due Protocolli d’intesa tra Comune e locali della movida. L'obiettivo è contenere gli eccessi della...

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SAN BENEDETTO - Alla fine, dovrebbero arrivare in porto. Parliamo dei due Protocolli d’intesa tra Comune e locali della movida. L'obiettivo è contenere gli eccessi della vita notturna, in centro e sul lungomare. Sempre con questo target, oggi scatta l’ordinanza anti-alcol. Il sindaco Gaspari ha firmato l’atto che, in particolare, vieta di consumare bevande alcoliche per strada (da mezzanotte alle 6 del mattino) in diverse aree; previste sanzioni anche per i locali pizzicati a servire alcol d’asporto, tra cui la chiusura alle ore 22, per un periodo da cinque a trenta giorni. Il provvedimento resta in vigore fino al primo novembre e ricalca quello già attivo nel 2013 e nel 2014.


Tornando ai Protocolli mercoledì pomeriggio i due documenti sono stati nuovamente al centro del tavolo di confronto promosso dall’assessore Luca Spadoni. Le attività che sottoscriveranno l’intesa potranno godere di sconti sulla tassa dei rifiuti e sull’occupazione di suolo pubblico ma, in cambio, dovranno attuare misure per limitare gli effetti molesti della movida. La riunione è stata bollente e il tentativo d’accordo ha rischiato più volte di saltare. Il vero ginepraio è rappresentato dal centro, dove i locali sono tanti (non tutti rappresentati al tavolo) e dov’è più difficile del lungomare intervenire a livello repressivo e sanzionatorio.

“Deve prevalere l’interesse generale e non il lobbismo. - dice il vicepresidente dell’assoalbergatori Pietro Canducci - Serve un maggior impegno delle associazioni che devono fare proselitismo, facendo conoscere il più possibile il protocollo. Se alla fine non dovesse essere sottoscritto da tutti, ciò servirà a isolare i locali che non vogliono migliorare la situazione”.

Cosa dicono le associazioni dei commercianti?

“Non tutti i locali sono associati - dichiara Sandro Assenti di Confesercenti - per cui non avrei titolo per sottoporre loro alcunché. Nonostante questo, sono impegnato a livello personale in alcuni colloqui. L'accordo deve essere sottoscritto da tutti. Altrimenti si rischia solo di spostare il problema”.


Chi non firma, infatti, sarà slegato dal vincolo di chiusura alle 2 e potrà attrarre clienti più a lungo. Altro aspetto nebuloso: il periodo d’attuazione. Solo nei weekend o sempre? “Non è chiaro - dice ancora Assenti - d’estate in centro praticamente ogni sera c’è movida". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico