San Benedetto, Patrizia Bacelle precipitata dal balcone: quattro ore di agonia prima della morte

San Benedetto, Patrizia Bacelle precipitata dal balcone: quattro ore di agonia prima della morte
SAN BENEDETTO - Patrizia Bacelle, la 65enne vetrinista originaria di San Benedetto, deceduta domenica pomeriggio a Silvi Marina dopo essere caduta da un balcone privo di...

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SAN BENEDETTO - Patrizia Bacelle, la 65enne vetrinista originaria di San Benedetto, deceduta domenica pomeriggio a Silvi Marina dopo essere caduta da un balcone privo di parapetto, sarebbe rimasta a terra per circa 4 ore prima di essere ritrovata dalla figlia del compagno e un’amica.

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Questa informazione emerge da alcune indiscrezioni relative alle indagini condotte dagli agenti del commissariato di Atri e dalla polizia scientifica di Teramo, intervenuti per accertare le circostanze dell’incidente. Al momento dell’accaduto, la donna si trovava sola in casa. Se qualcuno si fosse accorto prima dell’incidente, forse la 65enne si sarebbe salvata. Nell’attesa che il pm Silvia Scamurra decida se procedere con l’autopsia o restituire la salma ai familiari per la sepoltura, le indagini proseguono. I poliziotti sono tornati in contrada Pianacce per sentire i vicini di casa e conoscenti della vittima. È emerso che la caduta accidentale è avvenuta in un punto cieco della villetta familiare. La scoperta è stata fatta verso le 16,30 dalla figlia del compagno e un’amica di Bacelle. Quest’ultima aveva un appuntamento con lei intorno alle 16 e, non ricevendo risposta al citofono né al telefono, ha allertato la ragazza che si trovava a Silvi, sul lungomare con amici. La giovane è tornata a casa, ha aperto il cancello e insieme all’amica ha cercato in casa chiamando ad alta voce Patrizia. È così che l’hanno trovata a terra, ancora viva, ma in condizioni disperate. Hanno subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenute un’ambulanza medicalizzata del 118 di Atri e la Croce Rossa di Silvi. Vista la gravità, i sanitari hanno richiesto l’elisoccorso da Pescara. Purtroppo, mentre l’elicottero stava per atterrare, la donna è deceduta, quindi l’elisoccorso è tornato indietro. Successivamente, la salma è stata trasportata all’obitorio di Teramo. Inoltre, dalle indagini è emerso che il parapetto era stato rimosso circa venti giorni fa per effettuare lavori di tinteggiatura da parte del compagno della vittima, che al momento dell’accaduto si trovava fuori regione per lavoro insieme al figlio che lo assiste nella sua attività di vetrinista. 

 

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Corriere Adriatico