San Benedetto, crediti non riscossi Il Comune batte cassa al ministero

Il Comune a caccia di fondi
SAN BENEDETTO - Il Comune di San Benedetto ha messo in mora il ministero della Giustizia che deve al municipio rivierasco ben 400 mila euro per le spese sostenute finché...

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SAN BENEDETTO - Il Comune di San Benedetto ha messo in mora il ministero della Giustizia che deve al municipio rivierasco ben 400 mila euro per le spese sostenute finché è rimasto aperto il tribunale. Si tratta di crediti certi e sottoscritti, che si sono sommati negli anni e oggi il Comune batte cassa con una lettera a firma del ragioniere capo Catia Talamonti. Un tavolo tecnico- politico, quello tenutosi venerdì sera, che ha visto molti consiglieri alla loro prima volta. Tante le cifre e ai numeri snocciolati dall'ufficio finanze.


Una maggioranza al suo debutto nella commissione bilancio. A fare la parte del “grillo parlante” il consigliere Giorgio De Vecchis che anche in qualità di commercialista ha “aggredito” importi e manovre. A spiegare il bilancio 2016 e quindi il “suo” bilancio è stata la dirigente Talamonti che ha puntualizzato come le spese per le opere pubbliche sono state saldate per 7milioni sostenuti nel 2015 ora mancano quelli del 2016 e molto dipenderà da quale saranno i paletti del prossimo patto di stabilità.Una situazione, quella tratteggiata, dal ragioniere capo da cui emerge una gestione virtuosa del bilancio, anche se negli anni questo pregio non sempre è stato premiato dal Governo.

I crediti residui, su cui si era incentrata la commissione, sono le cifre che il Comune deve riscuotere. Questa voce comprende le tasse e le multe non incassate, ma anche i trasferimenti da altri enti non ancora pervenuti. Chiaramente dalla fonte del credito deriva la quasi certezza di riscossione. Il totale residui attivi 43.580.000 euro, di questi quelli di origine tributaria ed extra tributaria sono 26.083.000.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico