Mense asili nido affidate a una ditta esterna, a San Benedetto si risparmiano di 216mila pasti

Mense affidate a una ditta esterna, si risparmiano di 216mila pasti
SAN BENEDETTO - Si va verso la privatizzazione della cucina e dello sporzionamento per le mense scolastiche e per il primo anno riguarderà solo gli asili nido dei plessi...

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SAN BENEDETTO - Si va verso la privatizzazione della cucina e dello sporzionamento per le mense scolastiche e per il primo anno riguarderà solo gli asili nido dei plessi Mattei, Puglia, Togliatti e Caselli. Argomento affrontato ieri nella commissione cultura

 


Le motivazioni


«Il servizio mense deve essere puntuale e regolare per fornire 216mila pasti ogni anno». Parte da qui il presupposto su cui si fonda la decisione di esternalizzare il personale addetto alle mense che oggi conta 10 addetti a tempo indeterminato e 46 determinato. Diversi addetti alle mense assunti a tempo determinato spesso non marcano la presenza, fino a 15 o 16 persone al giorno, e questo esporrebbe il Comune ad un enorme rischio. Da qui la decisione di esternalizzare i servizi di cucina e sporzionamento che saranno affidati all’esterno attraverso una manifestazione di interessi. «Adesso – ha affermato il dirigente del settore cultura Tonino Rosati - abbiamo un tetto di spesa tale che ci imporrebbe un taglio di almeno 20 unità tra gli addetti a tempo determinato altrimenti si andrebbe a sforare il tetto di spesa dei 537mila euro. I tempi di una gara europea sono di 6-7 mesi. Quindi abbiamo pensato di fare tutto ciò per alcune scuole, almeno per il primo anno si interverrà sui servizi d’infanzia dei plessi Mattei, Puglia, Togliatti e Caselli. Un servizio destinato a crescere con l’aumento del tempo pieno». In tutta questa operazione le derrate alimentari continueranno a essere a carico dell’amministrazione comunale. «Si tratta di un’operazione mirata solo al risparmio e non per il controllo del servizio», ha commentato la consigliera Emanuela Carboni. 


I tempi


L’esponente di Centro civico popolare Domenico Novelli ha invece chiesto di far iniziare il servizio mensa in concomitanza con il suono della campanella scolastica, al riguardo l’assessore Lina Lazzari ha assunto l’impegno che dal 2024- 2025, quando si andrà a esternalizzare il servizio a pieno regime in tutte le scuole, sarà dal primo all’ultimo giorno dell’anno scolastico. Il personale a tempo indeterminato verrà destinato alle cucine che rimarranno interne negli altri plessi e nelle primarie, così sarà diminuito il numero degli addetti a tempo determinato e di quest’ultimi verranno selezionati in base al reddito Isee.

L’assessore Lazzari ha sottolineato come la decisione di esternalizzare le mense abbia diviso la maggioranza, ma l’obiettivo è quello di offrire un servizio rispondente alle richieste dei bambini che negli ultimi anni aveva fatto registrare numerose lamentele da parte dei piccoli alunni e delle rispettive famiglie.
 

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Corriere Adriatico