SAN BENEDETTO - Il pubblico ministero aveva chiesto per F. T., ventenne residente a San Benedetto, assistito dall’avvocato Emiliano Carnevali, una condanna a due e quattro...
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Una vicenda familiare che è esplosa nell’aprile 2017. Il ragazzo sistematicamente, spesso agendo in preda ad una crisi di astinenza da marijuana, maltrattava i genitori e le sorelle, delle quali una ancora minorenne, adirandosi per futili motivi: le minacciava pesantemente e aggrediva i fisicamente i familiari. Il motivo principale era dovuto al fatto che non sempre le sue ripetute richieste di danaro venivano soddisfatte. Le scene di violenza si ripetevano in continuazione e a fare delle spese dei comportamenti violenti del ragazzo era quasi sempre. Il genitore, resosi conto che la situazione non accennava a migliorare, ha quindi deciso di denunciare il figlio che finisce ai domiciliari. Il giorno in cui il ragazzo si è presentato davanti al gup al termine della quale veniva mandato a giudizio per i reati dei quali era accusato, si è verificato un inatteso episodio: all'uscita dell'aula c’erano due agenti di polizia ad attendere F.T.m avevano la notifica di un provvedimento d’arresto addirittura per una precedente denuncia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico