SAN BENEDETTO - Un intervento durato per buona parte della nottata grazie al quale sarà data la vita dall’improvviso decesso di un uomo. Ha donato fegato, reni e...
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Così, nella notte tra venerdì e sabato, è stato effettuato l’intervento di prelievo degli organi all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto. Il fegato è stato mandato all’ospedale Torrette di Ancona, i reni sono stati inviati a Padova mentre le cornee si trovano ora nella banca dei tessuti di Fabriano. L’intervento è andato avanti fino alle 7:30 di ieri mattina.
Alla base del decesso dell’uomo c’è stato un ictus ischemico che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Il prelievo, come detto, è stato possibile innanzitutto grazie all’enorme gesto di altruismo e generosità dei familiari che hanno acconsentito alla procedura e, ovviamente, grazie alla professionalità di tutto il personale sanitario coinvolto. L’attività clinica e organizzativa della donazione ha impegnato l’equipe chirurgica del centro trapianti di Ancona, il personale del Crt Marche e il personale sanitario del 118 di Ascoli e dell’ospedale di San Benedetto. Tutto lo staff impegnato nel l’intervento ha efficacemente gestito una procedura lunga e complessa quale un prelievo multiorgano da cadavere a cuore battente.
Lo scorso dicembre
L’ultimo prelievo, per quanto riguarda l’ospedale di San Benedetto, era stato eseguito lo scorso 13 dicembre sul corpo di una donna di 68 anni di Grottammare deceduta in rianimazione per emorragia cerebrale. Anche in quel caso erano stati prelevati il fegato, i reni e le cornee. Alla fine del mese precedente, dunque un paio di settimane prima, risale un altro prelievo effettuato sempre nella notte al Madonna del Soccorso. Il 26 novembre era infatti stata la volta di un donatore di 77 anni che era stato deceduto in Rianimazione e dal quale erano stati prelevati gli organi (anche in questo caso si era trattato delle cornee, di entrambi i reni e del fegato).
Le norme
Il precedente prelievo risale invece ad oltre un anno fa. Precisamente al mese di maggio maggio 2019 quando ad un ottantasettenne, all’interno dell’ospedale di San Benedetto, erano stati espiantati i reni. Il fegato non era infatti risultato compatibile per un eventuale trapianto. Si tratta di scelte dolorose dalle quali però nasce la speranza di una nuova vita di chi può ancora farcela. L’Audi ricorda che i cittadini che richiedono il rilascio o il rinnovo della carta di identità presso gli Ufficio Anagrafe dei Comuni che hanno attivato il progetto “Una scelta in Comune” possono esprimersi in merito alla donazione di organi. Le dichiarazioni registrate al Comune confluiscono nel Sistema informativo trapianti che raccoglie e conserva tutte le dichiarazioni di volontà sulla donazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico