Daniela, 36 anni, per un'ora tentano di rianimarla ma muore davanti al compagno uccisa da un malore improvviso

Daniela, 36 anni, per un'ora tentano di rianimarla ma muore davanti al compagno uccisa da un malore improvviso
SAN BENEDETTO - Aveva soltanto 36 anni la donna che, martedì sera, è morta a Porto d’Ascoli a causa di un malore che l’ha colta mentre si trovava...

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SAN BENEDETTO - Aveva soltanto 36 anni la donna che, martedì sera, è morta a Porto d’Ascoli a causa di un malore che l’ha colta mentre si trovava nell’abitazione del compagno. Si chiamava Daniela Santarelli ed era originaria di Porto San Giorgio. Tutto è accaduto poco dopo le 21 di martedì sera in una casa di via IV Novembre, strada che collega l’area di via Mare a quella della piazza davanti la chiesa di Cristo Re. La donna era a casa con il compagno quando ha improvvisamente accusato un malore e perso i sensi. Lui ha subito dato l’allarme chiedendo, in preda ad un comprensibile panico, l’intervento del 118. Sul posto è giunta un’ambulanza partita dal presidio Potes dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto

 
I soccorsi
I sanitari a bordo del mezzo di emergenza, una volta entrati in casa, si sono resi conto di trovarsi a gestire una situazione estremamente compromessa. Per circa un’ora hanno disperatamente cercato di rianimare la trentaseienne ma tutti i tentativi si sono purtroppo rivelati vani. Alla fine non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Il cuore aveva smesso di battere ormai da troppo tempo e non aveva voluto saperne di ripartire. 


L’esame


E’ stato così necessario attendere l’intervento del medico legale per la constatazione del decesso e, sempre il medico legale, dovrà stabilire cosa sia stato a provocare il malore che ha spento per sempre quella giovane vita. Sotto choc il ragazzo che era con lei che ha riferito prima ai soccorritori e poi agli agenti del commissariato, arrivati sul posto allertati dalla centrale operativa del 118, come fossero andati i fatti e come la ragazza abbia iniziato a non rispondergli più e ad aver perso i sensi. La salma è stata così trasportata all’obitorio dell’ospedale di San Benedetto a disposizione della Procura che, dopo aver fatto eseguire gli accertamenti del caso, restituirà il corpo ai familiari per i funerali.

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Corriere Adriatico