SAN BENEDETTO - Massimo Liberati dovrebbe aver lasciato il Gambia. Martedì al marittimo sambenedettese è stato infatti riconsegnato il passaporto e ieri era prevista la sua...
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Da lì, a bordo di un'auto, raggiungerà San Benedetto dove potrà finalmente riabbracciare amici e parenti. L'Italfish ha già provveduto al pagamento della cauzione per la liberazione del marittimo, che ammonterebbe a parecchie migliaia di euro che, sommate a tutti i soldi spesi in questi mesi per gestire la situazione, dà come totale una cifra astronomica tra avvocati e sanzioni comminate per il dissequestro della barca e la liberazione dell'equipaggio e del comandante Sandro De Simone.
Il tutto per la presenza di una rete dalle maglie di pochi millimetri più larghe del consentito trovata a bordo dell'Idra Q da una pattuglia della marina militare locale salita a bordo per una ispezione. Una rete che si trovava a bordo ma non veniva mai utilizzata e che, con la continua esposizione al sole, avrebbe subito l'allargamento del materiale che compone le maglie. I gambiani non hanno però voluto sentire ragioni e la nave è stata scortata fino al porto di Banjul, la capitale dello Stato, e lì tenuta sotto sequestro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico