OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il ricorso
È stato protocollato ieri mattina il documento nel quale Lazzari annuncia che intende impugnare il provvedimento di sfiducia e nell’immediato contestarne le motivazioni. Risale a venerdì scorso il decreto con il quale il primo cittadino ha rimosso l’ex assessora dopo averle chiesto le dimissioni in quanto una nutrita compagine della maggioranza non l’avrebbe voluta più in giunta.
La contestazione
Ma Lazzari un aspetto su tutti intende contestare. Il passaggio del decreto con cui il sindaco taccia l’ex amministratrice di non essere in grado di perseguire gli obiettivi programmatici. «Contesto fortemente, a salvaguardia del mio operato e della mia dignità – tuona Lazzari - l’affermazione con cui il sindaco Spazzafumo indica come motivazione alla sfiducia: «il venir meno della fiducia sulla idoneità del nominato assessore a rappresentare gli indirizzi del sindaco delegante e a perseguirne gli obiettivi programmatici». Da ciò si evince un giudizio negativo sulle mie capacità a portare avanti il programma di mandato. Ciò peraltro è del tutto contestabile con documenti in possesso della amministrazione visto che a fine anno c’è un report pubblico sulle attività svolte nei vari settori. Quindi invito a dimostrare la mia incapacità a rappresentare gli indirizzi programmatici da parte del sindaco». Insomma una sorta di “Guerra dei Roses” quella a cui si sta assistendo da giorni nel palazzo di viale De Gasperi 124, con tanto di carte bollate e di documenti allegati con cui Lazzari fornirebbe le prove del lavoro svolto in questi due anni.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico