I ladri tornano a colpire nei bar: banda ruba un computer e un cellulare. Ecco dove è stato messo a segno il raid

I ladri tornano a colpire nei bar: banda ruba un computer e un cellulare. Ecco dove è stato messo a segno il raid
SAN BENEDETTO  - I ladri tornano a colpire nei bar. A poco meno di un anno di distanza dai furti messi a segno in numerosi pubblici esercizi della Riviera delle Palme, nella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN BENEDETTO  - I ladri tornano a colpire nei bar. A poco meno di un anno di distanza dai furti messi a segno in numerosi pubblici esercizi della Riviera delle Palme, nella notte tra mercoledì e giovedì qualcuno ha messo a segno un colpo al Wild Four Roses di viale De Gasperi dove i malviventi sono penetrati forzando una finestra in prossimità dell’ingresso.

 

I ladri, una volta dentro, hanno rubato qualche spiccio trovato nella cassa e sono riusciti a impossessarsi di un computer portatile e di un telefono cellulare. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del commissariato sambenedettese che sono al lavoro sia per quantificare il danno che per risalire all’identità dei malfattori. Proprio nei giorni scorsi la polizia aveva dato notizia dell’arresto di un trentenne, pluripregiudicato che aveva messo a segno almeno tre dei furti avvenuto la scorsa primavera. In questo caso si tratta dei colpi in due bar e una parruccheria cittadini avvenuti lo scorso mese di Maggio.

Gli agenti sono riusciti a risalire alla sua identità acquisendo in primo luogo i filmati estrapolati dai sistemi video installati nelle pertinenze dei locali ma anche grazie al Dna prelevato dal sangue che l’uomo aveva lasciato in uno dei locali colpiti dopo essersi ferito con la vetrata che aveva mandato in frantumi. Proprio grazie alle comparazioni con il Dna il ladro è stato inchiodato.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico