SAN BENEDETTO - Il caos scuola approda sui banchi del consiglio regionale con una mozione che intende arrivare fino al Governo, all’indomani del summit che ha visto...
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«Ci sentiamo traditi – spiegano gli insegnanti - dalla mancanza di osservanza della legge 107, modificata, aggiustata o meglio stravolta con l’emendamento Puglisi, senza il minimo rispetto della dignità e qualità professionale, né per gli insegnanti, né per gli alunni stessi. Infatti il Governo, e nella fattispecie, l’emendamento Puglisi, che, in itinere, alla faccia della certezza del diritto, ha letteralmente stravolto la legge, tradendo tutti i 45mila precari storici in Gae ( Graduatorie ad Esaurimento) e mettendoli nel concreto rischio di non poter più lavorare».
In pratica i precari attaccano il cambiamento della legge in corso d’opera, che sarebbe andata a favore di coloro che hanno accettato di trasferirsi, tanto che non ci sarebbero più posti disponibili.
I docenti che hanno incontrato la vice presidente Malaigia a Palazzo Raffaello hanno sottolineano come l’emendamento Puglisi stia permettendo iniquità ed ingiustizie indistintamente per tutti i docenti, facendo emergere molte criticità, quali: l’assegnazione provvisoria dei posti in deroga, anche quelli di sostegno, riservata ai docenti neo assunti quest’anno e non abilitati, con il rischio concreto di non avere docenti qualificati.
«Presenterò una mozione in seno all’assemblea legislativa – ha detto la vice presidente Malaigia- affinché ci si attivi presso il Governo centrale a far riemergere un concetto chiaro quanto non interpretabile: una legge è legge, e come tale va rispettata. Cambiando le carte in corsa, deludendo le aspettative di chi giustamente crede nell’osservanza delle norme emanate, non è di certo indice di correttezza e giustizia da parte di un governo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico