Infermieri privati nelle case: l’Asur dà 110mila euro a una cooperativa per far fronte al bisogno di personale

Infermieri privati nelle case: l’Asur dà 110mila euro a una cooperativa per far fronte al bisogno di personale
SAN BENEDETTO -  L’Asur attinge alle cooperative per far fronte al bisogno di personale infermieristico per le cure domiciliari, operazione che potrebbe aprire un varco...

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SAN BENEDETTO -  L’Asur attinge alle cooperative per far fronte al bisogno di personale infermieristico per le cure domiciliari, operazione che potrebbe aprire un varco anche per i bisogni del Madonna del Soccorso da tempo con personale sottodimensionato. Attraverso il direttore sanitario Remo Appignanesi, l’Asur ha assegnato l’assistenza infermieristica di prossimità alla cooperativa Zenit per le cure domiciliari per un importo annuo di 110mila euro l’anno e un triennale di 330mila euro. 

 


Il servizio prevede una presenza settimanale di un infermiere negli ambulatori dei medici di famiglia per un totale di 4.420 ore l’anno. Inoltre sono previste prestazioni sanitarie assimilabili a quelle svolte per le cure domiciliari, avere lo stesso appaltatore che svolge le cure a domiciliari finora non avrebbe fatto rilevare contestazioni e permetterebbe una migliore organizzazione gestionale, stando a quanto affermato dall’Asur. In queste ore a fronte di una forte necessità di personale infermieristico soprattutto nel presidio del Madonna del Soccorso, tanto che la scorsa settimana l’intero reparto del Pronto soccorso ha avanzato richieste di personale ben preciso, ci si chiede se l’Asur anche in questo campo andrà ad attingere dalle cooperative come già avvenuto per potenziare la Medicina d’urgenza.

Intanto giovedì prossimo è in programma in Ascoli la manifestazione del personale ospedaliero dell’Area vasta 5, dalle 12 alle 13 davanti alla porta di ingresso dei servizi amministrativi dell’Area Vasta 5, palazzina A. Iniziativa organizzata a seguito della mancata applicazione della sentenza della Corte di Appello di Ancona che ha visto i sindacati avere la meglio sui ricorsi nei confronti dell’Asur Marche rappresentando circa 150 operatori che hanno fatto ricorso per vedere riconosciuti i tempi di vestizione e svestizione sul luogo di lavoro, gli stessi che a oggi attendono di ricevere le somme dovute. 


L’Asur Marche starebbe prendendo tempo proponendo accordi transattivi con percentuali di decurtamento delle somme individuali dovute. Da qui la manifestazione prevista per giovedì dove tutto il personale coinvolto è invitato a partecipare all’iniziativa timbrando il codice per assemblea sindacale con l’avvertenza che coloro che prestano attività lavorativa a San Benedetto potranno uscire e rientrare in servizio tenendo conto dei tempi di percorrenza.

 

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Corriere Adriatico