Il traffico soffoca via Mancini, le stradine collinari usate come tangenziale

Via Marradi incrocio via Mancini
SAN BENEDETTO - Oramai è diventata una “scorciatoia” di così tanto pubblico dominio che nei giorni scorsi la pagina social Gta Sunbeach si è...

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SAN BENEDETTO - Oramai è diventata una “scorciatoia” di così tanto pubblico dominio che nei giorni scorsi la pagina social Gta Sunbeach si è permessa di ironizzare : «Perché stai svoltando sulla salita dei Leoni invece che proseguire sulla nazionale? Perché è una tecnica di sopravvivenza». Con tanto di foto di Alberto Angela a sugellare la scientificità dell’assunto.

 


Le motivazioni 


Se è vera quindi la locuzione latina “Castigat ridendo mores” - correggere i costumi ridendo - tra via Mancini, contrada Marinuccia, via Bernini e un po’ tutta la zona del Paese Alto intorno al cimitero c’è un problema, quello che gli automobilisti, imbottigliati sulla statale Adriatica abbiano scambiato queste strette stradine della zona residenziale nella propria, personale, tangenziale. Il problema è stato sollevato già diversi anni fa dai residenti e dal comitato di quartiere con l’unico, modesto, effetto di aver ottenuto la sostituzione del dare precedenza all’incrocio tra via Mancini e via Graf con uno stop con la speranza, vana, di limitare gli incidenti a raffica. Viene infatti ignorato dai più, sia perché poco visibile sia perché chi si serve di queste stradine lo fa in preda alla fretta uindi preme sull’acceleratore. Ma c’è di più.

L’intera zona non ha marciapiedi, figuriamoci ciclabili: in certi orari, dalle 12 alle 13 o nei giorni di mercato e poi soprattutto al sera dalle 17 in poi, andare a piedi o su una due ruote è davvero pericoloso, a maggior ragione per i più piccoli. Il limite dei 30 chilometri all’ora non c’è, chiunque quindi si sente autorizzato a sgasare tra le auto parcheggiate su entrambi i lati. Tutto nasce dalla mancanza di strade alternative in una città che come è noto ha solo l’Adriatica e il lungomare che invece di rappresentare una passeggiata, è lo sfogo di chi pigia sull’acceleratore. Similmente questa zona sopra la clinica Stella Maris. In particolare nei pressi della Torre dell’Acqua che poi porta al cimitero mancano addirittura gli specchi nonostante il doppio senso. Ma se all’interno del Paese Alto i residenti sono riusciti ad avere la Ztl, quest’area che lo circonda è rimasta fino a oggi abbandonata in una programmazione della viabilità ed è un vero far west, addirittura di camion che spesso restano “impiccati” per la salita.


La protesta


Di qui la protesta di chi ci abita e la presa in giro anche del noto sito satirico dove però non sono mancati gli sfoghi, pubblici o privati. Tutta la zona dove chi ha comprato casa lo ha fatto per restare tranquillo ora si trova a dover fare i conti con il traffico cittadino che scappa dalla Statale e il relativo inquinamento.
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Corriere Adriatico