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SAN BENEDETTO - «Noi andremo avanti con la battaglia e attendiamo i pronunciamenti di Tar e Consiglio di Stato. Il problema è che in passato l’amministrazione dove sedeva Canducci non si è opposta subito a questo progetto».
Parole del sindaco Spazzafumo che ha presenziato all’incontro svoltosi venerdì sera presso l’Auditorium organizzato dal Movimento Cinquestelle, dedicato all’impianto di stoccaggio del gas che potrebbe sorgere all’Agraria.
«Il nostro timore è che il ricorso non verrà preso nemmeno in considerazione – ha affermato l’ex consigliere regionale Peppe Giorgini - visto che i Tar non accolgono più i ricorsi che arrivano dai cittadini. Nel nostro caso significherebbe che la Gas Plus avrebbe il titolo abilitativo a costruire in pochi mesi. Questo distruggerebbe l’economia turistica di San Benedetto, albergatori e concessionari nemmeno se ne rendono conto».
A seguire sono stati snocciolati i rischi che comporterebbe l’impianto: perdite ed emissioni con cattivi odori, migrazione di gas in superficie, inquinamento dell’aria prodotto dai motori e dalla torcia con i gas non metanici, inquinamento delle falde acquifere, la sismicità indotta quindi scosse di terremoto con successiva svalutazione degli immobili, la subsidenza del terreno che si andrà ad abbassarsi, il rischio incidenti e il pericolo per la salute pubblica. È seguito l’intervento del geologo Giovanni Marrone che ha spiegato come la zona a confine con il Tronto sia sismica.
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