Guardie giurate e citofono d’emergenza: pronto soccorso blindato dopo le botte

San Benedetto, guardie giurate e citofono d’emergenza: pronto soccorso blindato dopo le botte
SAN BENEDETTO - Pronto soccorso blindato. Dopo i recenti episodi di violenza avvenuti all’interno del reparto di prima linea dell’ospedale Madonna del Soccorso,...

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SAN BENEDETTO - Pronto soccorso blindato. Dopo i recenti episodi di violenza avvenuti all’interno del reparto di prima linea dell’ospedale Madonna del Soccorso, è stato ideato un piano per aumentarne la sicurezza. Nei giorni scorsi, si sono svolte delle riunioni operative dove sono state analizzate diverse possibili soluzioni. Sullo sfondo c’è la valutazione della dirigenza dell’Area vasta 5 di un possibile accordo con l’associazione nazionale carabinieri, proprio per garantire un maggior presidio di legalità all’interno delle mura ospedaliere. Inoltre, verrà potenziato il sistema di videosorveglianza che già oggi è presente in alcune zone del reparto. 


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Il primario, Giuseppina Petrelli, ha avanzato diverse proposte: alcune già attuate, altre ancora da concretizzare. «Ho proposto lo spostamento del vigilante notturno dalla guardiola esterna ai locali interni del pronto soccorso. A tale scopo, è stata individuata un’apposita stanza nei pressi del triage. La semplice presenza fisica di un vigilante può infatti fungere da deterrente» spiega il primario, sottolineando come è stato anche pensato di modificare il sistema di chiamata urgente del vigilante. Obiettivo: velocizzarlo, con l’eliminazione del passaggio tramite la centrale operativa, che aumenta i tempi di reazione dell’operatore dislocato in ospedale. «È stato inoltre già messo in funzione un citofono d’emergenza che il personale medico e infermieristico del pronto soccorso può utilizzare per chiedere assistenza in caso di anomalie. Questo nuovo sistema ha già risolto almeno una situazione potenzialmente pericolosa», sottolinea ancora la Petrelli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico