San Benedetto, Beppe Grillo a processo per diffamazione durante un comizio

San Benedetto, Beppe Grillo a processo per diffamazione durante un comizio
SAN BENEDETTO - È attesa per il 14 settembre prossimo la sentenza del processo davanti al Tribunale di Ascoli Piceno a carico di Giuseppe Piero Grillo, detto Beppe ...

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SAN BENEDETTO - È attesa per il 14 settembre prossimo la sentenza del processo davanti al Tribunale di Ascoli Piceno a carico di Giuseppe Piero Grillo, detto Beppe




l leader del Movimento Cinque Stelle deve rispondere di diffamazione aggravata nei confronti del professore Franco Battaglia, docente del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell'Università di Modena e Reggio Emilia.

Il fatto risale all'11 maggio 2011, in occasione di un comizio elettorale tenuto da Grillo a San Benedetto del Tronto dove era arrivato per un incontro in piazza in vista della consultazione referendaria sul nucleare.

“Vi invito a non pagare più il canone, io non lo pago più perchè - disse Grillo rivolgendosi al pubblico di San Benedetto - non puoi permettere ad un ingegnere dei materiali, nemmeno del nucleare, parlo di Battaglia, un consulente delle multinazionali, di andare in televisione e dire, con nonchalance, che a Chernobyl non è morto nessuno. Io ti prendo a calci e ti sbatto fuori dalla televisione, ti denuncio e ti mando in galera” disse il comico riferendosi alla partecipazione del prof. Battaglia ad una puntata di Anno Zero.

Nell'udienza che si è tenuta presso il tribunale di Ascoli - era assente il leader del Movimento cinque stelle - è stato visionato in aula il filmato del comizio che Grillo tenne a San Benedetto ed è stato anche sentito il professor Battaglia che ha riferito dei danni alla sua auto e di una strana telefonata all'Università ricevuita prima dell'atto vandalico.

Il pubblico ministero Lorenzo Destro ha contestato a leader politico Peppe Grillo l'accusa di diffamazione aggravata per l'attribuzione di un fatto determinato, la consulenza alle multinazionali, e la diffusione in rete. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico