San Benedetto, Liberati dal Gambia "E' finito un incubo, martedì siamo a casa"

Il peschereccio Idra Q sequestrato in Gambia
SAN BENEDETTO - ​E' terminato un incubo". Sono le prime parole che Massimo Liberati affida alla sua pagina Facebook dopo la scarcerazione. Da oltre un mese, infatti, viveva...

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SAN BENEDETTO - ​E' terminato un incubo". Sono le prime parole che Massimo Liberati affida alla sua pagina Facebook dopo la scarcerazione. Da oltre un mese, infatti, viveva in una sorta di detenzione domiciliare in un albergo di Banjul. “Siamo liberi grazie all'Italfish e grazie a Federico Crescenzi. Se non fosse stato per loro, saremmo ancora in carcere”. La società di Martinsicuro, armatrice del peschereccio Idra Q, è rimasta sempre accanto ai suoi due marittimi. Lunedì ripartiranno da Dakar, in Senegal, mentre oggi dovrebbero lasciare il Gambia. “Non appena ci restituiranno i passaporti ci imbarcheremo. Martedì contiamo di essere a casa”. Massimo potrà così riabbracciare la moglie Sofia, il loro bambino e tutta la sua famiglia. Con lui, tornerà a casa anche Sandro De Simone, marittimo di Silvi e comandante dell'Idra Q. Il peschereccio venne sequestrato dalle autorità del Gambia lo scorso 2 marzo. A bordo, nel corso di un controllo, vennero rinvenute reti sotto misura cioè dalle maglie più strette del consentito. Da lì il sequestro dell'imbarcazione con a bordo anche Vincenzino Mora, marittimo di Torano. I momenti più bui, però, sono stati vissuti dal comandante De Simone (rimasto in carcere per due settimane) e da Massimo Liberati (in cella per sette giorni). Un incubo che finisce e presto nave e marinai faranno rientro al porto di Mazara del Vallo da dove il peschereccio era partito.
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Corriere Adriatico