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SAN BENEDETTO - Lavori allo stadio, il giudice archivia gli esposti contro l’ex sindaco Gaspari e due funzionari San Benedetto. La Procura della Repubblica dunque ha archiviato l’esposto che l’ex assessore Marco Curzi presentò contro l’ex sindaco Giovanni Gaspari per la vicenda dello stadio Riviera delle Palme, che vedeva coinvolti anche due funzionari comunali. A distanza di 10 anni si conclude una vicenda che ebbe forti riflessi sulla politica sambenedettese e soprattutto nel centrosinistra.
La vicenda
Le indagini, riguardanti i lavori al Riviera, svolte dal procuratore della Repubblica Umberto Monti si sono concluse con la richiesta di archiviazione che è stata controfirmata dal giudice. La vicenda risale al settembre 2013 quando l’allora assessore Marco Curzi, all’indomani della sua defenestrazione da parte del sindaco Gaspari, si recò in Procura per presentare un esposto che fu inviato anche alla Corte dei conti riguardante la messa a norma e l’installazione di pannelli fotovoltaici allo stadio Riviera delle Palme da parte della società Decasol.
Tanto che l’accusa da parte dell’ex assessore vedeva coinvolti l’allora sindaco Gaspari, la dirigente del settore sport e cultura Renata Brancadori e il direttore dello sport Alessandro Amadio. L’esposto era stato inoltrato sia alla Procura della Repubblica di Ascoli che alla Corte dei conti. Un faldone composto da delibere, determine dirigenziali, convenzioni, contratti, l’atto costitutivo della Decasol per realizzare i lavori di messa a norma dell’impianto e le fideiussioni, tutti atti legati da un unico denominatore rappresentato dallo stadio comunale. È stata così posta la parola fine sull’ennesima vicenda che aveva visto la politica approdare nelle stanze di un tribunale. Infatti all’esposto di Curzi seguì i dossier, sempre riguardanti lo stadio, firmati dagli ex consiglieri comunali del Pd Sergio Pezzuoli e Loredana Emili, a cui fece eco la segnalazione al procuratore da parte dell’allora segretario di Rifondazione comunista Daniele Primavera. Tanto che lo stesso Gaspari a un certo punto intese presentare una sorta di contro dossier ma poi aspettò che la giustizia facesse il suo corso.
L’iter
A distanza di 10 anni la magistratura, che all’epoca aveva aperto un fascicolo, ha archiviato il tutto ritenendo le accuse infondate. Quella che l’ex primo cittadino Gaspari per anni definì la cosiddetta “macchina del fango” che a un certo punto del secondo mandato si scatenò nei suoi confronti. Non a caso dietro a ogni esposto e a ciascun dossier si celavano sfiducie politiche, rotture all’interno dei partiti, incarichi non assegnati. Ed ecco che la politica non potendo più avere spazio nei luoghi a essa designati, era approdata nelle aule di tribunale a suon di carte bollate per poi finire in archiviazioni.
Le conseguenze
Vicende come quella riguardante i pannelli all’impianto calcistico ha comunque mietuto vittime a cominciare dalla tenuta del centrosinistra sambenedettese che ancora oggi presenta divisioni e rotture a cominciare dal Pd, ferite mai rimarginate che riaffiorano puntuali a ogni scadenza elettorale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico