San Benedetto, false ricette mediche per procurarsi la droga in farmacia

Una ricetta
SAN BENEDETTO - Si era ingegnato per mettere in pratica un’operazione che, almeno lui, riteneva essere a prova di forze dell’ordine. Reperire i componenti per produrre...

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SAN BENEDETTO - Si era ingegnato per mettere in pratica un’operazione che, almeno lui, riteneva essere a prova di forze dell’ordine. Reperire i componenti per produrre droga in casa direttamente in farmacia e con tanto di prescrizione medica. Ma non aveva fatto i conti con i carabinieri del Radiomobile della compagnia sambenedettese che, dopo averlo fermato per un controllo, hanno scoperto la truffa. I militari dell’Arma hanno infatti fermato, nel parcheggio di un negozio di articoli sportivi di Porto d’Ascoli, un trentatreenne di origini pesaresi ma domiciliato, per motivi sentimentali, a San Benedetto. Lo hanno controllato e gli hanno trovato addosso degli arnesi da scasso con i quali, presumibilmente, voleva rubare alcune delle biciclette che si trovano lungo le strade della Riviera delle Palme. Ma la scoperta principale fatta dai militari è un’altra ed è tutta legata al mondo della droga. I carabinieri gli hanno infatti trovato addosso dei fogli di carta e i biglietti da visita di due medici della zona. Fotocopiandoli insieme l’uomo riusciva a riprodurre una sorta di carta intestata sulla quale si prescriveva dei farmaci galenici che poi utilizzava per farsi consegnare, dalle farmacie, i componenti per produrre sostanze stupefacenti sintetiche. I militari, trovando quei fogli e quei biglietti, hanno subito intuito quale potesse essere l’uso di quel materiale e di conseguenza predisposto un controllo dei farmaci venduti sulla base delle prescrizioni dei due medici, naturalmente ignari di tutta la vicenda e delle operazioni che il trentatrenne faceva, risalendo così agli acquisti effettuati dal giovane nelle farmacie della costa. È stato denunciato sia per gli arnesi da scasso, potenziali strumenti di furto, che per le false ricette prodotte. Insomma, l’intuito dei carabinieri che non si sono fermati di fronte ai soli strumenti per rubare, lo ha messo ulteriormente nei guai.
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Corriere Adriatico