SAN BENEDEETTO - Tutti rinviati a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale. Paolo Perazzoli, Giacomo Sciarra, Ilenia Illuminati, Nino Capriotti, Tommaso Bruno...
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Secondo l’accusa «...allo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e recare pregiudizio ai creditori, in concorso distraevano dal patrimonio della Cat – Centro assistenza tecnica Confesercenti services Srl -, in data anteriore alla data del fallimento, somme di denaro per un importo complessivo di 550 mila euro, soldi erogati nel corso degli anni a favore del socio unico Confesercenti della provincia di Ascoli e Fermo quali finanziamenti infruttiferi. L’importo finanziario veniva iscritto nella contabilità del Cat». In passato c’è stato anche un decreto ingiuntivo di 550mila euro confermato in capo alla Confesercenti e all’estensione e responsabilità dei debiti di tutto il fallimento in qualità di socio unico. In un primo momento c’era stata anche l’opposizione a questo decreto da parte degli ex amministratori rigettato dal tribunale. Il totale delle passività del fallimento è di circa 2 milioni di euro. I debiti, che hanno portato al fallimento, erano nei confronti dell’erario quindi lo Stato e degli istituti di credito, assieme a multe e al mancato pagamento dell’Iva. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico